Un docente di Diritto ed Economia dell'Istituto "Majorana" di Bari ha denunciato di essere stato aggredito in aula da due persone che hanno fatto irruzione e lo hanno schiaffeggiato per punirlo di una nota in condotta messa poco prima a una studentessa. Il fatto risale al 23 settembre: il professore aveva ripreso la ragazza che, dopo essere arrivata in ritardo, disturbava la lezione con il suo comportamento. Quando l'insegnante le ha messo la nota, la studentessa gli ha promesso vendetta e alla terza ora, sarebbe avvenuta l'aggressione. Ma la preside ha smentito questa versione: "C'è ben altro. Lui ha avuto atteggiamenti non corretti".
"Ho il terrore solo a pensare di poter ritornare in quella scuola dove due balordi non hanno esitato a riempirmi di schiaffi senza che io potessi spiegare nulla né difendermi, entrando impuniti a scuola e andati via come se nulla fosse accaduto", ha raccontato il docente al Corriere del Mezzogiorno.
Il professore, con 17 anni di servizio di cui 16 nel Nord Italia, ha spiegato di non aver mai subito un'aggressione del genere. "Sono preoccupatissimo del fatto che chi mi ha aggredito sia riuscito tranquillamente a raggiungere il primo piano dell'edificio scolastico senza alcun tipo di filtro - ha aggiunto -, interrompendo il pubblico servizio con un atteggiamento che è proprio di chi crede di essere impunito". Ora l'insegnante sta valutando di chiedere un congedo perché non se la sente di tornare in classe.
Di altro parere la preside della scuola. "La vicenda non è come è stata raccontata dal professore - ha spiegato -. C'è ben altro. Lui ha avuto atteggiamenti non corretti. Ci sono ancora indagini in corso, per cui non posso essere dettagliata. Io ho comunque approfondito la vicenda ascoltando le alunne. Quello che lui ha dichiarato non corrisponde al vero. Per niente. Lui ha avuto dei comportamenti che non sono consoni a un docente". La dirigente ha anche aggiunto che "i genitori della ragazza hanno fatto una denuncia ai carabinieri dove hanno fatto altre dichiarazioni. Da parte nostra c'è la massima collaborazione con le forze dell'ordine".