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Iran, Alessia Piperno arrestata il 28 settembre: i genitori alla Farnesina

Dal ministero è stata assicurata ogni necessaria assistenza consolare, nell'auspicio che si giunga presto a una soluzione. La giovane è finita in manette proprio il giorno del suo compleanno

Ansa

L'Ambasciata d'Italia a Teheran, in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo la vicenda dell'arresto di Alessia Piperno, avvenuto il 28 settembre per mano della polizia iraniana. I genitori della giovane sono stati ricevuti al ministero degli Esteri dal Direttore Generale Italiani all'Estero Luigi Maria Vignali. È stata assicurata ogni necessaria assistenza consolare, nell'auspicio che si giunga presto a una soluzione.

Alessia è stata fermata insieme ad alcuni suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno, che ricorre proprio il 28 settembre, giorno dell'arresto. Non è escluso al momento che la giovane romana sia tra i fermati di qualche giorno fa, quando dall'Iran arrivava la notizia degli arresti di alcuni manifestanti, tra cui anche alcuni stranieri.

Alessia Piperno, la ragazza italiana arrestata in Iran

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Il mondo di Alessia Piperno - Travel blogger da sei anni, Alessia Piperno era arrivata in Iran due mesi e mezzo fa, insieme con un gruppo di turisti, tra cui un polacco, un francese e un altro italiano. Piu' volte nei suoi post ha sposato la causa della piazza, raccontando anche la paura di essere coinvolta nei tumulti. "Questa terra mi ha accolto a braccia aperte", scriveva in un post intitolato "Bella Ciao". La "decisione più saggia" - diceva - sarebbe quella di lasciare il Paese, ma "non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. E non lo faccio per sfidare la sorte, ma perché anche io ora sono parte di tutto questo".

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