IL COMMISSARIO UE AGLI AFFARI ECONOMICI

Energia, Gentiloni: "È il momento della solidarietà, non quello di attaccare i singoli Stati"

Assieme a Thierry Breton, il commissario Ue agli Affari economici sottolinea la necessità di "ispirarsi al meccanismo Sure" per contrastare la crisi energetica

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"Non è il momento di attaccare ogni Stato membro sulle diverse misure energetiche intraprese per combattere la crisi, ma quello della solidarietà comune". È quanto afferma il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, commentando il maxi pacchetto di aiuti da 200 miliardi di euro varato dalla Germania. Assieme a Thierry Breton, l'ex premier sottolinea poi la necessità di "ispirarsi al meccanismo Sure" per contrastare la crisi.

L'iniziativa tedesca solleva di certo diversi interrogativi, ma secondo Gentiloni "serve una riposta europea comune e solidale". A Bruxelles si attende che Berlino valuti se il piano anti-crisi energetica sia valutato come aiuto di Stato e sia quindi notificato alla Commissione. A quel punto l'Ue lo valuterà "verificando la sua compatibilità con il mercato unico", hanno ribadito dall'esecutivo europeo.

"Serve un nuovo Sure contro il caro energia" - Secondo Gentiloni e Breton, "ispirarsi allo Sure per aiutare gli europei e gli ecosistemi industriali nell'attuale crisi potrebbe essere una delle soluzioni a breve termine che apre la strada a un primo passo verso la fornitura di 'beni pubblici europei' nei settori dell'energia e della sicurezza, che è l'unico modo per dare una risposta sistemica alla crisi. Per superare le falle causate dai diversi margini di manovra dei bilanci nazionali, dobbiamo pensare a strumenti mutualizzati a livello Ue".

Eurogruppo: "Necessaria una risposta comune europea" - A rispondere alla stessa domanda di Gentiloni è anche Paschal Donohoe, presidente dell'Eurogruppo. "Ogni governo sta prendendo misure nazionali per rispondere alle crisi energetiche, ma riconosciamo che è necessaria una estrema coordinazione fra le risposte nazionali, affinché ci sia una risposta congiunta alle conseguenze della guerra. Stiamo lavorando, anche a livello di ministri dell'Energia, per vedere come avere una risposta condivisa più forte rispetto alle sfide che dobbiamo affrontare. Per questo, nelle conclusioni di oggi, siamo stati tutti d'accordo nel sottolineare il valore della coordinazione delle misure da intraprendere".

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