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Re Carlo, primo impegno pubblico in Scozia | Ma la premier inglese lo lascia a casa: "Nessun intervento in Egitto per Cop27"

Finito il lutto, il sovrano si è recato a Dunfermline con Camilla. Una bella giornata che sembra essere stata rovinata dal diktat di Downing Street al sovrano ambientalista

Gb: re Carlo III in Scozia per primo impegno pubblico dopo fine lutto

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Primo impegno ufficiale per re Carlo III dopo la fine del lutto reale seguito alla morte di Elisabetta II. Con la regina consorte Camilla e rigorosamente in kilt il sovrano britannico è stato in visita a Dunfermline, in Scozia, dove ha conferito lo status di "city" (municipio urbano) alla cittadina di circa 40mila abitanti. Una volta uscito dalla sede del comune il re è stato accolto dall'entusiasmo di centinaia di persone e si è fermato a salutare la folla, intrattenendosi anche a parlare con i sudditi. Ma, secondo indiscrezioni di palazzo, a rendere funesta la giornata del re sarebbe arrivato il no della premier britannica Liz Truss alla sua partecipazione alla tappa egiziana di Cop27, la 27ma conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà dal 6 al 18 novembre a Sharm El Sheikh. "Nessun discorso pro-ambiente", il diktat di Downing Street a Buckingham Palace.

La visita in Scozia - Durante la cerimonia nel Comune di Dunfermline, re Carlo si è detto "molto felice" per il nuovo rango amministrativo assegnato al centro scozzese, con l'augurio che gli abitanti siano orgogliosi "per questo nuovo capitolo". Mentre, nel corso del bagno di folla al sovrano è stato perfino chiesto se volesse entrare da un barbiere locale per un taglio di capelli. "La prossima volta", ha risposto sorridendo.

Nella prima visita di Stato riceverà il presidente del Sudafrica - Re Carlo III riceverà a Londra nella prima visita di Stato da quando è diventato sovrano in seguito alla morte della regina Elisabetta il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e la moglie Tshepo Motsepe. Lo ha annunciato Buckingham Palace, secondo cui il grande appuntamento istituzionale per il monarca e capo di Stato si svolgerà dal 22 al 24 novembre. Nel comunicato si legge che il leader sudafricano ha accettato l'invito di Sua Maestà il re. L'ultima visita di Stato organizzata dal Regno Unito è stata quella del 2019, quando Elisabetta II aveva ricevuto l'allora presidente americano Donald Trump. Visita che aveva sollevato polemiche e proteste contro l'ex inquilino della Casa Bianca.

Ma l'assenza a Cop27 pesa... - L'annuncio arriva dopo che era stato comunicato che Carlo III non parteciperà alla prossima conferenza internazionale sul clima, la Cop27 in programma il mese prossimo in Egitto. La decisione, stando ai dettagli rivelati dai media, è stata frutto del 'consiglio' della premier Liz Truss, alla quale il sovrano si sarebbe rivolto per un parere. Il sovrano si era impegnato fin dal suo primo discorso ai britannici dopo la morte della regina a dedicarsi completamente al suo nuovo ruolo delegando all'erede al trono, il principe William, il suo impegno attivo in alcuni ambiti, a partire da quello in favore dell'ambiente.

I retroscena del no da mandar giù - E allora, cosa ne sarà di Carlo ambientalista adesso che è diventato re, era uno dei quesiti aperti dalla successione al trono britannico dopo la morte di Elisabetta II. E in queste ore, dunque, sembra essere giunta una prima risposta, con la comunicazione di Buckingham Palace secondo cui il sovrano non parteciperà al summit sul clima in Egitto il mese prossimo, la cosiddetta 'Cop27'. La decisione è frutto, come detto, del "consiglio" datogli dalla premier Liz Truss, alla quale il sovrano si sarebbe rivolto per un parere.

"Con stima e amicizia reciproche, c'è stato un accordo secondo cui il re non avrebbe partecipato", si legge nella nota del Palazzo. Ai media britannici però non basta: intanto il corrispondente da palazzo reale della Bbc ha affermato che il sovrano è personalmente molto dispiaciuto di non partecipare, mentre il comunicato di Buckingham Palace era stato anticipato da indiscrezioni riferite dal Sunday Times secondo cui Carlo III avrebbe voluto tenere un discorso durante il summit, come del resto aveva fatto alla Cop26 di Glasgow e persino durante il G20 a Roma lo scorso autunno, ma che gli è stato "ordinato" di "stare lontano" dall'evento, durante una delle udienze fra la primo ministro e il re, nei giorni scorsi.

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Downing Street non commenta mentre alcuni membri dell'entourage di Truss smentiscono la ricostruzione del domenicale. Fatto sta che se per il sovrano è una questione di opportunità, in ossequio al ruolo super partes del re, per Liz Truss è una questione politica: l'articolo del Sunday Times può lasciare infatti intendere che la nuova premier britannica voglia ridimensionare l'impegno di Londra sul dossier clima in risposta allo scetticismo già manifestato da alcuni membri del suo governo sull'obiettivo di zero emissioni entro il 2050. E Truss - già nella bufera per l'economia in tilt - non ha certo bisogno di altri grattacapi.

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Il re ambientalista - Per Carlo III però si tratta comunque di una rinuncia: il suo impegno per cause ambientaliste è noto. E' addirittura considerato un "pioniere" in tema di lotta ai cambiamenti climatici. Però un re 'attivista' in era contemporanea il Regno Unito non lo ha mai avuto: Elisabetta II era salita al trono 25enne, era passata da 'figlia' a regina senza molte esperienze intermedie, in sostanza non aveva avuto forse nemmeno il tempo di 'abbracciare cause' come invece è stato possibile per Carlo che al trono è arrivato 73enne. Questa volta il re si è fatto da parte, ma riuscirà a mettere da parte le sue opinioni? O troverà il modo per accogliere l'appello rivoltogli da John Kerry in qualità di inviato speciale degli Usa per il Clima, che ha detto: "Credetemi. Conosce il tema a fondo e da tutti i punti di vista, è stato un leader", auspicando quindi che il sovrano prosegua nel suo impegno e garantisca la sua azione, rispettando le regole costituzionali. 

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