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Michel: Europa unita sull'energia, Mosca ci ha attaccato | Prezzo del gas, Cingolani: l'Ue lavora a un "tetto con forchetta"

"Dopo quello che è successo al Nord Stream - ha ricordato il ministro italiano - si è rinforzata l'idea di un'Europa unita che deve dare una risposta chiara"

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"Agli europei dico: la Russia lancia missili agli ucraini ma ha anche lanciato un missile energetico al cuore del nostro sistema economico e sociale. L'energia è costosa e questo avrà un impatto duraturo su tutti noi. Ecco perché una nuova unione dell'energia deve essere sviluppata ora con una vera strategia comune". Lo dice il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Per la crisi del gas, più che price cap lo strumento su cui si lavora a livello europeo è un "tetto con forchetta", spiega il ministro della Transizione, Roberto Cingolani, al termine del Consiglio dei ministri europei dell'Energia.

"Bisogna realizzare e trovare un range tra un minimo e un massimo in cui ci possa sempre essere una variazione", ha spiegato Cingolani. "Ci sarà presto una proposta" dai principali Paesi energivori, per fornire alla Commissione dei punti principali "per consentirle di costruire una proposta legislativa accurata" prima della riunione dei capi di Stato europei del 6-7 ottobre".

"Il tetto sul prezzo del gas russo non è fondamentale" - Secondo Cingolani, la questione del tetto al prezzo del gas russo sembra non essere così fondamentale per la quasi totalità degli Stati membri. "La quasi totalità degli Stati è d'accordo sul fatto che si configuri più come una sanzione che come una misura sull'energia", ha affermato. "Ormai la Russia fornisce una percentuale molto bassa del totale gas europeo. Anche se mettessimo un tetto al prezzo, l'effetto sul prezzo medio sarebbe basso. L'argomento sembra uscire dalle discussioni".

"Dopo Nord Stream Ue più unita" - "Dopo quello che è successo al Nord Stream - ha quindi assicurato Cingolani - si è rinforzata l'idea di un'Europa unita che deve dare una risposta chiara. Dopodiché ci sono circostanze nazionali che sono diverse e su queste va fatto il lavoro dei prossimi giorni", fino al confronto a livello dei capi di Stato e di governo che si terrà a Praga il 6 e il 7 ottobre. 

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"No tensioni con Germania, anche l'Italia ha stanziato fondi" - "Con la Germania no, non ci sono tensioni", ha poi precisato Cingolani. "Assolutamente vi posso garantire che abbiamo lavorato con la Germania veramente al meglio di quello che potevamo - ha aggiunto -. Non so se questo fondo tedesco aiuta ed è una soluzione oppure può rappresentare un aiuto di Stato, ovviamente noi non conosciamo i dettagli di fondo però il ministro è stato molto chiaro: ha detto noi stiamo sostanzialmente creando abbiamo un portafoglio per sussidiare i cittadini e imprese in difficoltà". "Anche l'Italia ha stanziato fino a 60 miliardi per sussidiare le fasce più deboli dopodiché noi l'abbiamo fatto nel tempo, in modo scaglionato. Insomma tutti stiamo cercando da una mano a cittadini e imprese".

Crisi gas, presidenza Ue: "Il Consiglio ha chiesto un'azione immediata" - "Siamo in guerra energetica con la Russia, che ha anche forti effetti sulla nostra industria. E' necessaria un'azione dell'Ue urgente e coordinata. Il Consiglio ha chiesto un'ulteriore azione immediata a livello dell'Ue". Così Jozef Sikela, ministro dell'Industria della Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno dell'Ue, al termine della riunione straordinaria dei ministri Ue dell'Energia. Tra le misure richieste dai governi europei, ha sottolineato, "rientrano l'introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas importato o un nuovo indice Ue parallelo al Ttf che rifletta meglio il mercato mondiale".

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