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Austria, il "Partito della Birra" si presenta alle elezioni di ottobre: "Daremo sostegno a chi ha meno talento nel bere"

Il 9 ottobre il "Bier Partei" si presenterà alle elezioni presidenziali con il motto: "Vivi e lascia vivere". Fondato da Marco Pogo nel 2015 come progetto satirico, conta oggi circa mille tesserati

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Nato come progetto satirico, "Bier Partei" è ora in corsa alle elezioni che si terranno il 9 ottobre in Austria. Il "movimento birrocratico" - così si definiscono - intende instaurare una "birrocrazia" dalla quale il potere viene dalla birra. Il leader del movimento Marco Pogo, all’anagrafe Dominik Wlazny, punta a diventare il nuovo presidente della nazione, tra le proposte: la creazione di una fontana di birra nel centro storico di Vienna, l’abolizione della tassa sulle bevande nei bar e ristoranti e la fornitura universale mensile di un barile di birra a tutte le famiglie austriache (50 litri per adulto e 20 litri per bambino).

Vienna, la presentazione dei manifesti elettorali del "Partito della Birra"

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Il movimento - Con una comunicazione non convenzionale, basata su clip satiriche online, il loro appello si rivolge a chiunque "abbia voglia di cambiare" e a oggi il movimento conta circa mille tesserati. Nel 2020, in seguito alle elezioni comunali, 11 membri del partito, tra cui lo stesso fondatore, sono riusciti a diventare consiglieri distrettuali a Vienna ottenendo l’1,8% delle preferenze.  Il leader, laureato in medicina e medico praticante prima della carriera politica, ha dichiarato all’AFP: "La birra è una cosa fantastica. Ma in realtà si tratta di capire come ci si può impegnare, e non è necessario essere un bevitore di birra per farlo".
 

Le proposte - Per il partito il consumo della birra dovrebbe essere effettuato pubblicamente e un sostegno speciale dovrebbe essere rivolto a " persone con meno talento nel bere". C’è anche la tolleranza per le birre straniere, fatta eccezione per la Radler, bollata come il male assoluto. Oltre alle proposte legate alla bevanda alcolica ci sono: l’instaurazione dei test attitudinali obbligatori per i politici, l’implemento degli aiuti di Stato per salvare la scena culturale e l'aumento all'affluenza alle urne permettendo agli elettori di "restituire alla politica austriaca la serietà che merita".

La corsa alla presidenza - Si tratta di una "lotta tra Davide e Golia", così il leader del "Bier Partei" descrive la sua campagna elettorale in quanto Alexander Van der Bellen, presidente in carica, è ampiamente quotato per ottenere un secondo mandato. Secondo i sondaggi il "Bier Partei" otterrebbe il 5% mentre Van der Bellen il 60%. 
 

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