lite sulla pillola anticoncezionale

Roma, Boldrini contestata da alcune ragazze alla manifestazione per l'aborto: "Vada via"

"Considero un errore attaccare chi difende il diritto all'aborto sicuro e legale dentro le istituzioni", ha commentato l'ex presidente della Camera

Durante la manifestazione per l'aborto organizzata in piazza Esquilino a Roma da "Non una di Meno", Laura Boldrini è stata contestata da alcune giovani. "Deve andare via perché non rappresenta le rivendicazioni di questa piazza. Le donne il diritto all'aborto accessibile e gratuito non ce l'hanno anche per colpa sua", dice una ragazza, come è possibile sentire da alcuni video che girano sui social. Le manifestanti incolpano il Pd di non aver fatto abbastanza per difendere il diritto all’aborto.

La lite sulla pillola anticoncezionale - "Lorenzin (ministero della Sanità dal 2013-2018, ndr) ha reso a pagamento la pillola anticoncezionale", dice poi una delle manifestanti. "Il problema non è quello, è la distribuzione della pillola", risponde allora Boldrini. "Non è un problema? Non è un problema per chi se la può pagare! Per i giovani, per chi i soldi non ce li ha e vive nelle case popolari il problema c'è, solo che a voi non interessa", replica ancora la giovane.  

"Noi siamo l'unico partito che difende questa legge", dice poi Boldrini a chi la contesta riferendosi alla Legge 194. Dopo ulteriori proteste e inviti ad andarsene, l'ex presidente della Camera dichiara: "Allora ve la difenderà Fratelli d'Italia" e se ne va battendo le mani. 

Boldrini: "Rivendico il diritto di essere in piazza" - "È stata una bella manifestazione perché erano presenti molte realtà. Molte sono state contente di vedere in piazza me e altre colleghe, come Cecilia D'Elia, Monica Cirinnà, Marta Bonafoni e Debora Serracchiani. Poi, verso la fine, un gruppetto di tre ragazze è venuto da me non per confrontarsi ma per attaccare. Le giovani hanno messo insieme tante motivazioni affastellate, una sull'altra. Considero un errore attaccare chi difende il diritto all'aborto sicuro e legale dentro le istituzioni": questo il commento di Boldrini sull'episodio.

"Mi hanno attaccato, ma ho sempre difeso i diritti delle donne, non solo in parlamento ma anche quando lavoravo nei campi profughi in tante parti del mondo: in Iraq, Afghanistan, Iran, Sudan, Ex Jugoslavia. Rivendico il diritto di essere in quella piazza e credo che queste ragazze non si rendano conto che i diritti si affermano o si cancellano attraverso leggi e le leggi si fanno in parlamento. Non cogliere la necessità che bisogna unire le forze tra chi sta fuori e chi sta dentro le istituzioni è grave, poiché stiamo dalla stessa parte e insieme dobbiamo lottare", sottolinea Boldrini all'Ansa.

La ex presidente della Camera invita le ragazze "a parlare ma non per fare uno show, per un confronto serio su questi temi. E voglio ricordare loro che nelle regioni governate dalla destra, ad esempio Marche e Umbria, la pillola RU 486 non viene data nei consultori come previsto da linee guida del ministero della Salute. A me sembra una ulteriore grave limitazione dell'accesso delle donne all'interruzione di gravidanza che rimette in discussione l'autodeterminazione delle donne. Anche su questo vorrei fossimo insieme a fare la stessa battaglia". 

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