La Corte d'Assise d'Appello di Torino ha confermato la condanna all'ergastolo per Gaia Russo e l'ex compagno Nicolas Musi per l'omicidio del piccolo Leonardo, il bambino di quasi due anni morto il 23 maggio 2019 a Novara a causa delle percosse subite. Probabilmente, la vicenda arriverà in Cassazione.
Come riporta La Stampa Novara, dopo tre ore di camera di consiglio, i giudici hanno confermato la sentenza pronunciata a Novara il 26 marzo 2021. I legali della difesa avevano chiesto di rivalutare le prove e puntavano all'assoluzione degli imputati. In particolare, Gaia chiedeva il proscioglimento sostenendo di essere stata vittima di violenze psicologiche e di amare suo figlio. Nicolas, invece, aveva negato il suo coinvolgimento, dicendo che il bambino era morto mentre lui si trovava in un’altra stanza. Per questo, i legali avevano chiesto la derubricazione da omicidio a maltrattamenti aggravati dalla morte.
La ricostruzione - Secondo la ricostruzione degli inquirenti, e fatta propria dai giudici, nel maggio 2019, Leonardo è stato picchiato a morte da Musi, con la madre che aveva dato il suo contributo morale nell'omicidio. La donna, inoltre, aveva coperto il compagno quando il figlio mostrava segni di percosse.
L'autopsia stabilì che a provocare la morte del bambino fu un violento colpo all'addome, con conseguente emorragia al fegato, che portò al decesso in meno di mezzora. Sul corpicino, il medico legale riscontrò ecchimosi e lesioni un po' ovunque: sul capo, sul torace, sulla schiena, persino sui genitali. Lesioni che risalivano alla mattina stessa del decesso nell'ambito di un quadro di maltrattamenti pregressi. Inizialmente, all'ospedale, i due avevano detto che Leonardo era "caduto dal lettino", ma poi avevano finito per accusarsi a vicenda.