DRESS CODE

Stalking e violenza privata, l'ex giudice Bellomo prosciolto dalle accuse

La vicenda è quella nota delle rigide regole sull'abbigliamento imposte ad alcune corsiste, secondo le accuse minigonne e tacchi a spillo

L'ex giudice del Consiglio di Stato Francesco Bellomo è stato prosciolto dalle accuse di stalking e violenza privata nei confronti di tre delle quattro ex allieve della scuola per aspiranti magistrati "Diritto e scienza" di Bari, alle quali avrebbe imposto un "dress code". Il non luogo a procedere è stato disposto dal gup di Bergamo Vito Di Vita perché "il fatto non sussiste". Sul quarto episodio il gup ha derubricato l'accusa in tentata violenza privata trasferendo gli atti a Massa Carrara. Prosciolto dalle medesime accuse anche l'ex pm Davide Nalin. 

Il dress code - La vicenda è quella nota delle rigide regole sull'abbigliamento imposte ad alcune corsiste, secondo le accuse minigonne e tacchi a spillo, per cui Bellomo era finito sotto inchiesta a Bari ed era stato inizialmente arrestato, poi destinatario di una misura interdittiva che gli ha impedito l'attività di insegnamento per un anno.

Destituito dalla magistratura - Dopo la bufera scatenata dalle accuse, nell'ambito del parallelo procedimento disciplinare, Bellomo era stato destituito dalla magistratura. Le quattro ex allieve non hanno mai sporto denuncia né si sono costituite parte civile. L'inchiesta partì dopo alcuni articoli pubblicati sui quotidiani. Il procedimento penale, avviato dai pm di Bari, nel febbraio scorso era passato a Bergamo per competenza territoriale essendo il luogo di residenza della prima delle presunte vittime di Bellomo.

L'accusa di estorsione - Bellomo è stato anche accusato di un episodio di estorsione a un'altra ex corsista, la quale sostiene di essere stata costretta da lui a lasciare il lavoro in un'emittente locale.

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