"Meloni ha vinto. Deve ringraziare i suoi elettori, la sua tenacia, la sua coalizione e soprattutto Enrico Letta, sul cui disastro non insisto. Dico solo che se Letta non avesse scientificamente sbagliato tutto negli ultimi due mesi oggi Meloni non avrebbe la maggioranza assoluta". Salutando la vittoria della leader FdI alle elezioni politiche, Matteo Renzi rinnova la critica al segretario dem. "Se Letta non si fosse impegnato così tanto, oggi la Meloni non avrebbe i numeri assoluti", aggiunge il leader di Italia Viva.
Renzi: con la destra non c'è rischio per la democrazia ma per il portafogli - "La destra italiana non è fascista. Va respinta questa narrazione, non c'è alcun rischio democratico nel nostro Paese. L'ho detto alla CNN e lo dico a tutti i numerosi interlocutori internazionali che incontro anche qui (in Giappone, ndr), non c'è alcun rischio per la democrazia con Meloni premier. E lo dice chi si sta attrezzando per fare opposizione, dura ma civile", scrive l'ex premier nella sua enews ai militanti di Iv. "Con la destra, dunque, al massimo rischiamo il portafogli, perché io li ritengo incapaci di governare (e spero di essere smentito)", aggiunge Renzi. "A proposito- scrive ancora il leader di Italia Viva - ho ricevuto già quasi 700 inviti/email soprattutto di giovanissimi che mi chiedono di far cadere il governo: ragazzi, capisco che è diventata la mia specialità, ma prima di buttare giù il governo bisogna che almeno lo facciano!".
"Noi all'opposizione ma pronti a tavolo su riforme" - Meloni premier avrà la nostra opposizione. Voteremo contro la fiducia, presenteremo i nostri emendamenti. E, se chiederà un tavolo per fare insieme le riforme costituzionali, noi ci saremo perché siamo sempre pronti a riscrivere insieme le regole", spiega ancora Renzi.
"Il Terzo Polo è andato molto bene" - "Noi siamo andati molto bene! Qualcuno sperava di più? Certo: tutti sperano sempre di più, ma raggiungere quasi l'8%, alla pari di Forza Italia e Lega, è un grande risultato - sostiene ancora Renzi -. Bravi tutti i candidati, cominciando naturalmente da Carlo Calenda, fino ai candidati di servizio e a quei candidati che hanno ricevuto nelle scorse ore la doccia fredda della mancata elezione. So cosa si prova in questi casi". "Tra le realtà nelle quali siamo andati meglio - si legge ancora nella e-news - segnalo due città su cui ci siamo impegnati, tutti insieme, molto: Milano (16%) e Firenze (15%)".
"Lavoreremo con Calenda a progetto Renew Europe" - Il progetto Renew Europe, in vista delle elezioni del 2023 - prosegue -, è partito ed è bellissimo. Una grande casa per difendere e coltivare la democrazia europea con l'Italia centrale. Faremo un grande lavoro, insieme a Carlo Calenda, e condividiamo entrambi che dobbiamo coinvolgere quante più esperienze possibili. Nei prossimi mesi, ci sarà molto da lavorare e lo faremo insieme, senza polemiche".
"Un abbraccio a chi ci aveva seppellito" - Gli stessi che hanno detto per anni - aggiunge infine Renzi - che non sarei mai più tornato in Parlamento, che non avremmo fatto il 3%, che nei sondaggi eravamo morti, dopo aver rivisto rientrare in Parlamento trenta persone con l'8%, fanno finta di nulla e dicono che avremmo dovuto fare il 10%. Sono o non sono meravigliosamente simpatici? Un abbraccio a chi ci ha considerato tante volte finiti: ci hanno seppellito più volte, non sapevano che siamo semi", conclude.