L’isola di Edwards è un luogo affascinante: ospitava una base militare, ma da qualche anno i tizi in divisa hanno fatto fagotto e se ne sono andati. Le poche attività dell’isola non sono sopravvissute al cambiamento, e ora è praticamente disabitata. Edifici pieni di segreti dell’esercito, case abbandonate, quasi nessun adulto nei paraggi: un paradiso per gli adolescenti in cerca di una nottata fuori dall’ordinario senza regole pressanti. Il problema è che sull’isola, qualcosa, dopotutto effettivamente c’è.
L’ultimo traghetto del giorno porta i protagonisti di Oxenfree sull’isola, per poi fare dietrofront e tornare verso la terra ferma. Una volta soli sull’isola, si sentono finalmente liberi.
L’esplorazione dell’isola all’inizio è affascinante: negozi mezzi abbandonati, spiagge solitarie, nessun boomer adulto a spiegargli la vita. Sull’isola poi si incontrano altri ragazzi per un falò in riva al mare. Tra un gioco da spiaggia e una birra, saltano fuori i primi "segreti" e scopriamo il background dei ragazzi. C'è chi ha perso un parente, chi è innamorato, chi si sente fuori posto. Poco più tardi, il gruppo decide di esplorare l’isola, partendo dalle grotte fino alla base militare: da avventura teen da gioco della bottiglia, Oxenfree vira rapidamente verso il thriller misterioso, con eventi non spiegabili e presenze che sono decisamente poco terrene.
C’è molto da esplorare sull’isola creata da Night School Studio: non solo girando per le location disegnate con uno stile retrò quasi cartoonesco, ma soprattutto parlando con gli adolescenti sull’isola. A ogni scambio di battute, il giocatore può scegliere diverse risposte che daranno una direzione ben definita al gioco e soprattutto al suo epilogo. Tra un dialogo e l’altro, scopriremo cosa è successo nel passato dei ragazzi, cosa li turba, cosa sognano.
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Non è un’avventura in cui dovrete risolvere un enigma dopo l’altro: ci sono dei piccoli puzzle, ma sono un contorno sfizioso che accompagna le portate principali, l’esplorazione e la chiacchiera. Ben presto, come vi abbiamo anticipato poco sopra, scopriremo che l’isola ha un lato oscuro e metafisico, con cui potremo interagire grazie a una speciale radio da sintonizzare sulla frequenza giusta. Il risultato è un gioco che incuriosisce, che spinge a cercare il prossimo indizio, a mettere insieme i pezzi scoperti tra gli scambi di battute e l'esplorazione.
Oxenfree è uscito originariamente su PC nel 2016 e all’esordio non era tradotto nella nostra lingua: la versione mobile guadagna rispetto all’originale i sottotitoli in italiano (con una traduzione di buon livello), che semplificano la comprensione della vicenda anche se, purtroppo, non sono presenti nella parte della radio. Chi non conosce abbastanza bene l’inglese da capire il parlato di tali momenti, potrebbe perdersi degli spunti importanti.
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La versione per cellulari e tablet di Oxenfree è disponibile dall'app di Netflix (noi abbiamo ricevuto un codice per provarlo in anteprima, giocando le prime ore dell'avventura): lanciando l'app sul vostro dispositivo mobile, noterete la presenza di "fascia" apposita con una serie di giochi inclusi nell’abbonamento (assente da TV), permettendovi dunque di accedere a una serie di giochi senza spendere nulla se avete già un abbonamento a Netflix.
Oxenfree è uno dei giochi migliori dell’offerta, insieme al già provato Into the Breach e altri titoli come Stranger Things. Ricordate che non li troverete su App Store e Google Play Store, ma solo passando dall'applicazione ufficiale di Netflix.