Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha detto che la morte di Mahsa Amini, che ha causato proteste "sarà oggetto di indagine". "Ho contattato la famiglia della vittima e ho assicurato che continueremo a investigare velocemente l'incidente - ha aggiunto parlando a New York -. La nostra preoccupazione è la salvaguardia dei diritti di tutti i cittadini".
Proseguono le proteste, i morti salgono a 23 - Intanto proseguono in tutto il Paese le manifestazioni di protesta per la morte della 22enne curda deceduta il 16 settembre dopo essere stata arrestata dalla polizia religiosa per non aver indossato in modo corretto l'hijab.
Le proteste hanno provocato finora la morte di almeno 23 civili e tre agenti della sicurezza. Lo riferisce la Bbc, sottolineando come le manifestazioni siano ora estese ad oltre 30 località.
Accesso a internet limitato - Le autorità iraniana hanno, nelle ultime ore, fortemente limitato l'accesso a internet, segno di una crescente preoccupazione per la diffusione delle proteste. Nonostante le difficoltà, i manifestanti sono riusciti a organizzarsi e scendere in piazza.