A Napoli nel quartiere di Scampia, madre e figlio sono stati costretti ad abbandonare la propria abitazione. Il motivo? 60 euro per un grammo di cocaina non pagato. É questo l'assurdo motivo che si nasconde dietro i numerosi tentativi di estorsione messi in atto da due aguzzini affiliati del clan Vanella Grassi. Al termine delle indagini coordinate dalla DDA (Direzione distrettuale antimafi), i carabinieri della stazione di Napoli sono riusciti ad individuare e arrestare i malfattori.
Il ventisettenne che viveva in compagnia della madre, dopo aver perso il lavoro a causa della pandemia, aveva iniziato a lavorare spacciando per il clan. Il primo episodio di estorsione per la famiglia avviene nel 2021, quando i due si presentano fuori la loro abitazione chiedendo il risarcimento di 2.500 euro seguito da minacce di morte. Il giorno seguente, la scena si ripete e senza aver ottenuto i soldi richiesti, i due cominciano a picchiare il giovane e la madre con calci, pugni e ginocchiate. "Non ti avvicinare più a Scampia" prova a intimidire uno dei due camorristi che nel frattempo costringono le vittime a uscire dalla porta in malo modo.