Israele, il premier Lapid all'Onu: sì alla soluzione a due Stati
"Un accordo con i palestinesi, basato su due Stati per due popoli, è la cosa giusta. A patto che lo Stato palestinese sia pacifico e non diventi una base del terrore che minaccia Israele"
L'affermazione è davvero "storica", attesa da decenni: nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu il premier israeliano Yair Lapid ha detto di essere a favore della soluzione dei due Stati nel conflitto con i palestinesi, a patto che lo Stato palestinese sia "pacifico" e non diventi "una base del terrore che minaccia il nostro Paese". "Israele - ha aggiunto Lapid - è pronto a revocare le restrizioni a Gaza domani mattina e ad aiutare a costruire la propria economia".
"Un accordo con i palestinesi, basato su due Stati per due popoli, è la cosa giusta per la sicurezza di Israele, per l'economia di Israele e per il futuro dei nostri figli", ha detto Lapid, parlando all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il primo ministro ha detto che la maggior parte degli israeliani sostiene una soluzione a due Stati. "Io sono uno di loro", ha aggiunto.
Lampi di guerra tra Gaza e Israele, raid e razzi
Israele pone però una condizione: "Che un futuro Stato palestinese sia pacifico. Che non diventi un'altra base terroristica da cui minacciare il benessere e l'esistenza stessa di Israele. Che avremo la capacita' di proteggere la sicurezza di tutti i cittadini di Israele, in ogni momento". Israele, ha aggiunto Lapid, è pronto a revocare le restrizioni a Gaza "domani mattina" e ad aiutare a costruire la propria economia. "Abbiamo solo una condizione. Smetterla di sparare razzi e missili ai nostri figli".
Nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu il premier Yair Lapid ha inoltre sollecitato tutti i Paesi musulmani, dall'Indonesia all'Arabia Saudita, a riconoscere e a fare la pace con Israele.
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