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Segregata per 22 anni a Bojano (Campobasso), il fratello e la cognata: "Niente di vero, perché l'ha detto?"

"Mattino Cinque" mostra in esclusiva la stanza e il bagno in cui viveva la 67enne che ora si trova in una struttura protetta

Nel corso della puntata di giovedì 22 settembre  "Mattino Cinque" torna sul delicato caso della 67enne di Bojano, in provincia di Campobasso, che sarebbe stata segregata in una stanza per 22 anni e vessata dal fratello e dalla cognata. Proprio i due familiari sono intervenuti nella trasmissione condotta da Francesco Vecchi e Federica Panicucci per respingere le accuse e mostrare gli spazi in cui la donna viveva.

"È stato detto che sopra non c'era il riscaldamento, però lei si portava tutte le sere questa stufetta che ora è qui perché è estate", esordisce la cognata della donna, mostrando poi una stanza fornita di vestiti e coperte. "Il bagno è in camera, manca il bidet ma ci sono la doccia e il lavandino. Non utilizzava il lavatoio come è stato detto, assolutamente no".


La donna prosegue: "La sua pensione andavo a ritirarla io, perché lei non era in grado". E insieme al marito conclude: "Perché ha detto tutto questo? Come mai ha alzato questo polverone?".

Secondo le ricostruzioni, la vicenda ha inizio nel 1995, quando la donna - allora 40enne - accoglie l'invito del fratello a trasferirsi da loro dopo essere rimasta vedova. La convivenza pacifica sarebbe però durata solo pochi giorni, perché la vittima è costretta a spostarsi dalla stanza dei genitori a una camera ricavata di fianco alla legnaia, priva di riscaldamento e accessibile solo attraverso una stretta scala a chiocciola, dotata di un sistema di chiusura dall'esterno. Prima di intervenire con il blitz che ha portato alla liberazione della donna, attualmente spostata in una struttura protetta, gli uomini dell'Arma di Bojano hanno lavorato al caso per diversi mesi, effettuando controlli e acquisendo materiale investigativo.

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