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Assassin’s Creed Origins: riscopriamo l’Antico Egitto

La storia di Bayek ha dato il via al nuovo corso della saga di Ubisoft, il cui futuro è sempre più interessante

© IGN

Uscito nel 2017, Assassin’s Creed Origins ha segnato l’inizio del nuovo corso per la saga di Ubisoft, rompendo con il passato e sposando una struttura da RPG open world molto più vasta e dilatata rispetto ai capitoli precedenti. Un formato che ha dato il via a una trilogia che ripercorre l’origine della setta degli Assassini, quando ancora si facevano chiamare Occulti, e che ci ha portato poi in Antica Grecia e nella Gran Bretagna durante l’invasione vichinga.

Nel futuro della saga, dopo gli annunci recenti di Ubisoft, ci saranno ben due o tre filoni differenti: Assassin’s Creed Mirage, in arrivo nel 2023, tornerà alla vecchia formula legata alle città storiche portandoci nella Baghdad del IX secolo, mentre i progetti a lungo termine parte del launcher "Infinity" ospiteranno esperienze completamente diverse.

La prima, nome in codice Red, proseguirà il percorso degli RPG open world nel Giappone feudale, mentre il misterioso Hexe sarà un gioco tutto nuovo e avrà un ambientazione legata all’occultismo.

Assassin’s Creed Origins ha rappresentato l’inizio di un percorso che ha riportato la serie di Ubisoft a traguardi importanti ed è un capitolo affascinante perché mette al centro di tutto il senso dell’avventura, grazie alla presenza di piramidi, tombe e deserti dai contorni mistici da esplorare.

La storia di Bayek e Aya, guardiani del popolo egiziano, è probabilmente una delle più apprezzate del nuovo corso e riesce a cogliere in maniera affascinante lo spirito della saga e quello della cultura egizia, tra personaggi storici come Cleopatra e paesaggi davvero incantevoli. Potete riviverla nel nostro album fotografico.