NUOVO ALBUM

Edda contro l'inganno della realtà in "Illusion"

Esce il sesto album del cantautore ex Ritmo Tribale, con la complicità di Gianni Maroccolo

di Luca Freddi

© Ray Banhoff

A tre anni da "Fru Fru", Edda torna sulle scene con il suo sesto album, "Illusion", 11 brani inediti prodotti da Gianni Maroccolo (Litfiba, Cccp, Csi, Deproducers). Una collaborazione già collaudata nel disco "Noio; volevam suonar" nato nel 2020 durante la pandemia. Il nuovo album è profondo e si muove in uno spazio denso e apertissimo, è un tappeto volante che volteggia attraverso le stratificazioni sonore di Maroccolo accompagnando il timbro vocale fuori dal comune, lacerante e suadente, dell'ex Ritmo Tribale e i suoi testi malinconici, ironici, spiazzanti, ruvidi e veri. Come lui, da sempre. A Tgcom24, Edda ha raccontato l'incontro con il musicista e il nuovo vestito sonoro che gli è stato cucito addosso che porterà dal vivo nel nuovo tour. Accompagnato dal suo male di vivere e dalla disillusione e disagio verso la realtà intorno a lui.

Nel 2019 ci siamo sentiti per l'uscita "Fru Fru", eri alla ricerca della leggerezza. Con questo disco cosa hai cercato e trovato?

"Fru Fru" volevo farlo con in testa l'album "Comedown Machine" degli Strokes, che mi piace molto. E non è venuto esattamente come avevo pensato. Stavolta ho lasciato da parte i punti riferimento, ho evitato di dare consigli e direzioni e mi sono affidato totalmente a Gianni Maroccolo che mi ha detto: "Ghe pensi mi".

"Noio; volevam suonar" è uscito nel 2020 registrato durante la quarantena insieme a Gianni Maroccolo, poi è arrivato questo disco. Com'è nata la collaborazione con lui?

L'ho incontrato anni fa e mi aveva detto che avrebbe voluto fare qualcosa con me. Lì sul momento non l'ho preso molto sul serio, pensavo fosse solo una frase di circostanza. Invece poi con la pandemia si è fatto sentire. Abbiamo fatto quel disco insieme e po ha proposto di produrmi il nuovo disco.

Gianni Maroccolo ti ha tessuto un nuovo vestito sonoro. Ti senti comodo? Diverso? A tuo agio?

La cosa insolita è che Gianni mi ha fatto suonare la chitarra. E' stata una sorpresa. Sembrava impossibile, invece ci è riuscito. Poi il suono l'hai inventato lui, ha editato e prodotto tutto. Mi sono ritrovato comodamente inq uesti vestiti, anche perché ci sono quasi sempre tre strumenti che suonano. Che è la cosa a me più consona. Il disco rappresenta un'esperienza che mai avrei pensato che mi avrebbero proposto: parlo di essere usato proprio come musicista. Sono molto contento di come è venuto.

Perchè questo titolo "Illusion", cosa significa?

Non riesco più ad accettare la visione di massa, mi ritrovo sempre più spiazzato e confuso dalle idee che girano e penso che tutto sia una grande illusione. Io vado per la mia strada, sbagliata che sia. Non ho la presunzione che la mia sia quella giusta, ma preferisco seguirla. Illusion è quello che sta fuori, quello che loro chiamano realtà, serietà, programmazione, storia.

Perchè hai scelto "Lia" come singolo di lancio?

Per me Lia è una delle più belle canzoni del disco, insieme a "La croce viva", "Gurudeva" e "Trema" che ha una scrittura un po' superiore ai miei standard. In studio, quando io e Gianni abbiamo sentito "Lia" siamo rimasti folgorati, spero che piaccia a tutti.

Guardandoti indietro hai una preferenza particolare per uno dei tuoi dischi solisti e hai nostalgia per il periodo musicale invece con i Ritmo Tribale?

Più che nostalgia per il periodo con i Ritmo Tribale sono grato di aver fatto questo percorso con loro, un persorso anche di amicizia. D'altronde la band diventa una grande famiglia e se pensi, siamo stati insieme da quando avevamo 19 anni, portandola avanti per ben quindici anni. E' stata una bella esperienza. Del mio percorso solista, invece, "Graziosa utopia" è forse il più bel disco che ho fatto, ma anche questo mi piace.

Con queste nuove sonorità come sarà quindi il tour, che impronta musicale avrà? 

Cercheremo di riprodurre il disco dal vivo nelle date. Sul palco sarò accompagnato dalla band Papagallones con cui ho suonato da sempre per i miei dischi solisti. Proporrò anche vecchie canzoni ma mantenendole com'erano sempre state a livello sonoro.

Edda partirà in tour il 19 ottobre dal Monk di Roma, per poi passare il 20 al Locomotiv Club di Bologna e continuare l'11 novembre al Druso di Bergamo, il 19 all'Arci Bellezza di Milano, il 22 all'Ogr di Torino. Proseguirà il 26 novembre a Dissonanze a Baronissi (Sa) e il 10 dicembre al Teatro Secci di Terni.