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Benevento, pseudo cure per malattie gravi: indagati due finti medici

I due avrebbero prescritto anche a pazienti sani finti farmaci che invece si sarebbero rivelati dannosi per la loro salute. In un caso avrebbero perfino causato la morte di una 54enne

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Il gip di Benevento ha emesso due misure cautelari, arresti ai domiciliaridivieto di dimora, nei confronti di due fratelli originari della provincia di Avellino, accusati di aver finto per anni di essere medici e di aver prescritto anche a pazienti sani presunte sostanze curative rivelatesi invece dannose per gli stessi. Secondo le indagini della Procura una donna loro paziente sarebbe morta a cause delle false terapie da loro prescritte.

In un anno 2.500 aggressioni a medici e operatori sanitari, il flash mob a Napoli: un "no" alla violenza con 140 corpi

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Un no alla violenza composto dalle figure di 140 medici ed operatori sanitari sulla pista dell'elisoccorso del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (Napoli) e fotografati dall'alto. L'iniziativa è nata dalla volontà, dell'Azienda Sanitaria Napoli 2 Nord e dall'Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, di testimoniare in modo visibile la propria posizione contro ogni forma di violenza esercitata contro gli operatori sanitari.

Le indagini sono scattate alla fine del marzo 2021, in seguito alla denuncia presentata dai fratelli della donna "curata" da uno dei due indagati morta in circostanze sospette. Secondo gli inquirenti, i due fratelli, approfittando della vulnerabilità dei loro numerosi pazienti, spesso spaventati da patologie immaginarie, avrebbero esercitato abusivamente l'attività sanitaria. Dalle indagini non è infatti risultato nessun titolo abilitante in loro possesso.

I due, attivi nella provincia di Benevento, non si sarebbero limitati a prescrivere sedicenti terapie di pseudomedicinali naturali, in alcuni casi spacciati anche come adatti a malattie oncologiche, ma avrebbero svolto anche trattamenti pseudosanitari e pseudoterapeutici.

Non solo, i due fratelli avrebbero ottenuto una certa fama perché promotori di un innovativo " modello di cura - scrive in una nota il procuratore Aldo Policastro - precipuamente diretto, a loro dire, alla cura di malattie oncologiche, che accreditavano presso i pazienti spendendo la collaborazione di un luminare ed esperto della "medicina naturale" in Germania, e praticavano trattamenti per endovena e autotrasfusioni ematiche, con metodiche artigianali e con miscele di sostanze non meglio specificate, dannose per la salute, cagionando in un caso la morte di una donna di 54 anni che versava in realtà in buone condizioni di salute e non soffriva di alcuna patologia". 

Uno dei due fratelli è stato accusato dalla Procura di Benevento di omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e truffa aggravata (nei suoi confronti sono stati già eseguiti gli arresti domiciliari), mentre il secondo, per il quale l'obbligo di dimora è invece in corso di esecuzione, dovrà rispondere dell'accusa di lesioni aggravate. 

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