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Erdogan sollecita una "via d'uscita dignitosa" dalla crisi | La Nato boccia i referendum di annessione: "Una farsa"

Il Cremlino: "Per ora non è praticabile una soluzione diplomatica". I referendum previsti a Lugansk, Donetsk e Kherson

Il conflitto in Ucraina giunge al 209esimo giorno ma la pace non sembra essere una prospettiva contemplata da entrambe le parti in guerra. Il Parlamento di Lugansk approva il referendum sull'unione alla Russia; il referendum si farà anche a Donetsk e nella regione di Kherson. La Nato, attraverso un tweet del segretario generale, Jens Stoltenberg, boccia "i referendum farsa", che "non hanno alcuna legittimità. La comunità internazionale deve condannare questa palese violazione del diritto internazionale e rafforzare il sostegno all'Ucraina". E mentre dal Cremlino è arrivato il secco "no" alla possibilità di una soluzione diplomatica, il presidente turco Erdogan insiste e chiede di pensare a "una via d'uscita dignitosa" per tutti dalla crisi ucraina.

  • 20 set -

    Putin, rinviato a domani il discorso alla nazione

    Il discorso alla nazione del presidente russo, Vladimir Putin, è stato rinviato a domani. E' quanto afferma Sergej Markov, un politologo russo che è stato in passato stretto consigliere di Putin, sul suo canale ufficiale Telegram. La notizia troverebbe conferma anche dalla dichiarazione della direttrice dell'emittente statale russa "Rt", Margarita Simonyan, che ha semplicemente scritto "andate a dormire" sul suo canale Telegram.

  • 20 set -

    Ue condanna referendum filorussi e minaccia nuove sanzioni

    "L'Ue condanna fermamente i referendum illegali programmati dai filorussi" precisando che "vanno contro le autorità ucraine legali e democraticamente elette, violano l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e costituiscono una palese violazione del diritto internazionale". Lo afferma l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, annunciando che "la Russia, la sua leadership politica e tutti coloro che sono coinvolti in questi referendum e in altre violazioni del diritto internazionale in Ucraina saranno ritenuti responsabili e verranno prese in considerazione ulteriori misure restrittive contro Mosca".

  • 20 set -

    Mosca, giallo sul discorso di Putin

    L'atteso discorso di Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina, programmato per le 19 ora italiana (le 20 di Mosca), non è andato in onda: due ore di attesa fra voci di un possibile rinvio o addirittura annullamento. Secondo fonti russe l'intervento del presidente russo sarebbe stato registrato ma di fatto congelato in attesa di sviluppi su un possibile negoziato sotterraneo, come peraltro aveva accennato lo stesso presidente turco Recep Taayip Erdogan all'Assemblea generale dell'Onu.

  • 20 set -

    Biden nomina una donna nuova ambasciatrice a Mosca

    Il presidente americano Joe Biden ha nominato Lynne M. Tracy nuova ambasciatrice in Russia. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. La diplomatica prende il posto di John Sullivan che ha lasciato l'incarico a sorpresa a inizio settembre

  • 20 set -

    Russia, Peskov: "Non sono previste soluzioni diplomatiche alla guerra in Ucraina" - VIDEO

  • 20 set -

    Macron: "Negoziato ma Mosca deve accettare sovranità di Kiev"

    "La Russia, nonostante sia un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha violato la carta delle Nazioni Unite con un'aggressione illegale" in Ucraina. Lo ha detto Emmanuel Macron nel suo intervento all'assemblea generale all'Onu, ammonendo che siamo di fronte ad una "semplice scelta tra guerra o pace". Il presidente francese ha ricordato di voler rimanere impegnato negli sforzi per la pace, ma ha detto che un negoziato per mettere fine alla guerra "non è possibile se la Russia non accetta la sovranità dell'Ucraina".

  • 20 set -

    Kiev: con referendum in territori separatisti nessuna possibilità negoziato

    "Senza i referendum esiste ancora una piccolissima possibilità di una soluzione diplomatica, con i referendum no". Lo ha detto Serhiy Nykyforov, portavoce dell'ufficio della Presidenza ucraina. Lo riportano i media ucraini.  Il Parlamento di Lugansk ha approvato, infatti, il referendum sull'annessione alla Russia. Il referendum si terrà anche a  Donetsk e nella regione di Kherson.

  • 20 set -

    Stoltenberg: falsi referendum di adesione sono nuova escalation nella guerra di Putin

    "I referendum fittizi non hanno legittimità e non cambiano la natura della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina". Lo afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg

  • 20 set -

    Erdogan sollecita una "via d'uscita dignitosa" dalla crisi

    Nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sollecitato una "via dignitosa" per uscire dalla crisi ucraina, invocando una pace da conseguire con "mezzi diplomatici che siano razionali, giusti e applicabili" e che garantisca la sovranità dell'Ucraina.

  • 20 set -

    Colloquio telefonico Zelensky-Erdogan

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su Twitter di aver avuto un colloquio telefonico con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan. "Abbiamo discusso delle attuali questioni di sicurezza", ha spiegato il leader di Kiev.

  • 20 set -

    Crolla la Borsa di Mosca dopo annuncio referendum Donbass-Kherson

    Gli indici della Borsa di Mosca sono crollati di oltre il 10% subito dopo l'annuncio dei referendum per l'annessione alla Russia nel Donbass e nella regione di Kherson. Successivamente c'è stata una parziale ripresa, con l'indice Moex che poco dopo le 15 ora locale (le 14 in Italia) segnava un arretramento di quasi l'8% e quello Rts in calo del 7,76%. 

  • 20 set -

    Gentiloni: "Referendum di Putin sono un insulto alla democrazia"

    "I referendum di Putin in Ucraina per annettere territori occupati con le armi sono un insulto alla democrazia e alle Nazioni Unite". Lo scrive su Twitter il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni.
     

  • 20 set -

    Ucraina, i russi perdono il controllo in Lugansk - VIDEO

  • 20 set -

    Referendum anche in regione Zaporizhzhia

    Anche nella parte del territorio occupato dai russi della regione ucraina di Zaporizhzhia si svolgerà un referendum il 23 settembre per l'unione con la Russia. Lo ha annunciato Evgeny Balitsky, capo dell'amministrazione militare-civile del territorio, citato dall'agenzia Ria Novosti. Le forze di Mosca controllano solo una parte del territorio regionale, compresa la città di Ernegodar dove sorge la centrale nucleare più grande d'Europa.

  • 20 set -

    Guterres: "Crisi come la guerra in Ucraina minacciano il futuro dell'umanità"

    "La comunità internazionale non è pronta o disposta ad affrontare le grandi sfide drammatiche della nostra epoca e queste crisi, come la guerra in Ucraina, minacciano il futuro dell'umanità". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aprendo la 77esima Assemblea Generale. "I progressi sono ostaggio delle tensioni geopolitiche", ha aggiunto: "Il nostro mondo è in pericolo e paralizzato, la Carta delle Nazioni Unite e gli ideali che rappresenta sono in pericolo. Abbiamo il dovere di agire eppure siamo bloccati in una colossale disfunzione globale". 

  • 20 set -

    Media: Kiev vuole chiedere a Onu tribunale stile Norimberga

    Il governo di Kiev spera di utilizzare il palcoscenico della 77esima assemblea generale dell'Onu, che si apre oggi, per sostenere la propria richiesta di un tribunale speciale contro i crimini di guerra russi in Ucraina, sullo stile di quello di Norimberga. Una richiesta resa ancora più urgente dalla scoperta di nuove atrocità a Izyum. Lo ha detto a Politico Andriy Smyrnov, vice capo dell'ufficio del presidente Volodimir Zelensky, che interverrà domani in aula con un video registrato.

  • 20 set -

    Kuleba: finti referendum non cambieranno nulla

    "I 'falsi referendum' non cambieranno nulla. Né lo farà alcuna 'mobilitazione ibrida'. La Russia rimane un aggressore che occupa illegalmente e l'Ucraina ha tutto il diritto di liberare i suoi territori e continuerà a farlo qualunque cosa la Russia abbia da dire". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba.

  • 20 set -

    Giornalista ucraina sarebbe stata rapita nella regione di Kherson

    "La giornalista ucraina Zhanna Kyseliova è stata rapita dai militari russi nella regione di Kherson". Lo rende noto l'Unione nazionale dei giornalisti ucraini, citata da Ukrinform. La reporter 54enne sarebbe stata rapita nella sua abitazione a Kakhovka. La Nuju e la comunità dei giornalisti hanno espresso preoccupazione per "il nuovo crimine commesso dagli invasori russi e hanno chiesto che tutti gli ucraini detenuti illegalmente siano rilasciati immediatamente.
     

  • 20 set -

    Referendum anche in regione di Kherson dal 23 a 27 settembre

    Un referendum sull'annessione alla Russia si svolgerà anche nella regione di Kherson, in Ucraina, dal 23 al 27 settembre. Lo annuncia Vladimir Saldo, capo dell'amministrazione civile-militare della regione occupata dai russi, citato da Interfax.

  • 20 set -

    Referendum anche in Donetsk il 23-27 settembre

    Un referendum per l'unione alla Russia sarà tenuto anche nella autoproclamata Repubblica di Donetsk dal 23 al 27 settembre. Lo annuncia il Parlamento della stessa Repubblica citato da Interfax. 

  • 20 set -

    Il Parlamento di Lugansk approva referendum su unione alla Russia

    Il Parlamento dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, ha approvato all'unanimità una legge per indire un referendum per l'unione alla Russia. Lo riferiscono le agenzie russe. 

  • 20 set -

    La Duma approva emendamenti su mobilitazione e conflitti armati

    La Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una serie di emendamenti al codice penale che prevedono il rafforzamento delle pene in caso di "mobilitazione", "legge marziale", "tempo di guerra" e "conflitto armato". Per la renitenza alla leva, cioè il rifiuto di prestare servizio militare obbligatorio, è prevista una pena fino a dieci anni di reclusione. Gli emendamenti andranno in votazione mercoledì al Consiglio della Federazione, il Senato russo, prima di essere promulgati dal presidente Putin.

  • 20 set -

    Cremlino: al momento no prospettive soluzione diplomatica

    "Al momento non ci sono prospettive per una soluzione politica e diplomatica della situazione in Ucraina". Lo ha detto a Interfax Dmitry Peskov, addetto stampa del presidente della Federazione Russa. "Al momento, tali prospettive non sono visibili", ha dichiarato.

  • 20 set -

    Mosca: referendum per annessione Donbass vanno fatti

    "I referendum nel Donbass sono di grande importanza non solo per la protezione sistemica dei residenti della Repubblica del Lugansk e del Donetsk e di altri territori liberati, ma anche per il ripristino della giustizia storica". Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, spinge su Telegram a fare i referendum di annessione nelle cosiddette repubbliche separatiste filorusse in Ucraina. "L'invasione del territorio della Russia è un crimine che consente l'uso di tutte le forze di autodifesa", aggiunge spiegando che per questo i referendum "sono così temuti a Kiev e in Occidente" e "devono essere tenuti".

  • 20 set -

    Udite due esplosioni a Melitopol

    Due potenti esplosioni sono state udite a Melitopol, città ucraina occupata dai russi. Lo ha riferito il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, riferendo di una colonna di fumo nero.

  • 20 set -

    Erdogan: Putin vuole porre fine a guerra prima possibile

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ritiene che il suo omologo russo, Vladimir Putin, voglia porre fine al conflitto armato in Ucraina il prima possibile. "In Uzbekistan, ho incontrato il presidente Putin e ho avuto una discussione molto approfondita con lui. E mi sono reso conto che in realtà stanno cercando di concluderlo il prima possibile", ha affermato Erdogan in un'intervista alla rete televisiva americana PBS. Il presidente turco ha ricordato che "ci sarà uno scambio di 200 ostaggi, previo accordo tra le parti". "Penso che sia un passaggio molto importante", ha aggiunto, menzionando anche i progressi compiuti tra le parti nelle esportazioni dei cereali. "Questo è un buon progresso. Dobbiamo essere determinati a fermare questa guerra", ha commentato.

  • 20 set -

    Riesumati 146 corpi da fossa comune a Izyum

    Gli esperti forensi ucraini hanno finora riesumato 146 corpi, per lo più di civili, nel luogo di sepoltura di massa vicino a Izyum, nell'Ucraina orientale. Lo ha affermato il governatore regionale Oleh Synehubov. Secondo il governatore della regione di Kharkiv, i corpi riesumati includevano due bambini. Il Cremlino ha negato le accuse secondo cui le forze russe avrebbero commesso crimini di guerra nella provincia ucraina di Kharkiv. 

  • 20 set -

    Zelensky: in area Kharkiv stiamo stabilizzando situazione

    Nella regione di Kharkiv "stiamo stabilizzando la situazione, mantenendo le nostre posizioni. Con fermezza. Così fermamente che gli occupanti sono tangibilmente in preda al panico. Ora siamo fiduciosi che gli occupanti non avranno alcun punto d'appoggio sul suolo ucraino". Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio sul suo canale Telegram. "Il ritmo è molto importante ora. Il ritmo di stabilizzazione nelle aree liberate. Il ritmo di movimento delle nostre truppe. Il ritmo del ripristino della vita normale nel territorio liberato", ha quindi aggiunto. 

  • 20 set -

    Borrell: "I ministri Ue d'accordo sul continuare con aiuti a Kiev"

    "La guerra in Ucraina sta inviando onde d'urto in tutto il mondo, il conflitto colpisce tutti noi. Siamo fortemente convinti che difendere l'Ucraina è difendere i principi che ognuno che viene a New York ha firmato, come sovranità e indipendenza". Lo ha detto l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Unione europea, Josep Borrell, parlando con i giornalisti a New York al termine di un incontro con i ministri degli Esteri Ue. "Dobbiamo continuare a respingere la propaganda russa e la sua narrativa ingannevole", ha aggiunto, sottolineando poi che dal punto di vista militare "tutti i ministri hanno affermato che continueremo ad aiutare Kiev a difendersi".

  • 20 set -

    Kiev: 7 ospedali distrutti e 166 danneggiati a Kharkiv

    Sono almeno 166 le strutture mediche danneggiate e altre sette quelle completamente distrutte nella regione ucraina di Kharkiv dall'inizio del conflitto. Lo ha riferito il ministero della Salute di Kiev, citato da Ukrinform, diffondendo i dati preliminari sulla situazione riscontrata nell'oblast dopo il ritiro delle forze russe. "Ora stiamo lavorando attivamente con le autorità locali e i capi delle istituzioni mediche per garantire i loro bisogni primari e ricostruire gli ospedali", ha spiegato il viceministro della Salute, Oleksiy Yaremenko.

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