All'interno della trentasettesima edizione di Romaeuropa Festival torna per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con "Le parole delle canzoni", ideato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Si terrà nella terrazza del Bosco di Villa Medici dal 20 al 24 settembre. Il format, nato sui social network di Treccani dove ha riscosso un grandissimo successo, racconta l’evoluzione della lingua italiana attraverso i testi della nuova generazione di artiste e artisti della scena musicale nazionale. Quattro gli appuntamenti co-realizzati con Romaeuropa che vedono protagonisti i nomi più interessanti della scena pop/urban italiana confrontarsi con alcune tra le migliori firme del panorama letterario contemporaneo, dando vita a conversazioni intorno alla pratica della scrittura cantautorale.
A inaugurare il ciclo di appuntamenti il 20 settembre il dialogo tra Laila Al Habash, una delle promesse musicali del momento con un sound fluido che si mescola a una scrittura raffinata nel suo primo album "Mystic Hotel", e Nadia Terranova, tradotta in tutto il mondo, autrice di romanzi come "Addio Fantasmi" (Einaudi 2018, finalista al Premio Strega 2019), "Trema la notte" (Einaudi 2022) e di diversi libri per ragazzi tra cui "Aladino" (Orecchio Acerbo 2020) e "Il Segreto" (Mondadori 2021 e Premio Andersen 2022).
Dal pop al rap di scuola romana, il 21 settembre Danno, tra i fondatori del celebre gruppo Colle Der Fomento, ripercorre una pagina della storia della musica indagando l’attuale linguaggio del rap e della musica urban a Roma insieme all’icona del fumetto italiano, Zerocalcare, autore di opere oramai parte dell’immaginario di un’intera generazione.
Terzo appuntamento il 23 settembre con un outsider del panorama musicale, partito dal lol rap poi arrivato al pop, Tutti Fenomeni è impossibile da classificare: cantautore classe 1996 si muove tra citazioni altissime, colpi bassi e un’irriverenza ereditata dalla trap. A dialogare con lui la scrittrice Veronica Raimo, penna brillante, finalista del Premio Strega 2022 con "Niente di vero" (Einaudi, 2022), autrice anche di "Il dolore secondo Matteo" (Minimum Fax, 2007).
A chiudere il format un’altra interessante indagine tra cantautorato e narrativa: la scrittura complessa, la metrica unica e personalissima e i linguaggi musicali più eterogenei, dal jazz, al rock, al punk, di Giovanni Truppi, vincitore del Premio Lunezia e della Targa MEI a Sanremo 2022, a confronto con lo stile ricercato, la consapevolezza, l’attenzione verso i deboli, la “pazienza del futuro” di Giulia Caminito, vincitrice del Premio Campiello 2021 con "L’acqua del lago non è mai dolce" e finalista del Premio Strega 2021.