City break

Alessandria elegante e raffinata: come scoprirla

Piacevole meta piemontese per un inconsueto city break lontano dagli itinerari più battuti 

Alessandria, in Piemonte, è una città discreta e riservata, che ha molto da offrire fra cultura, shopping, buona tavola e interessanti escursioni nei dintorni.

Piacevole è passeggiare nel centro storico di Alessandria con le eleganti vie fiancheggiate da antichi palazzi e la grande piazza Libertà ombreggiata da alberi, voluta da Napoleone che - per farne una piazza d’armi - abbatté l’antica cattedrale di San Pietro. 

I palazzi - Qui si affacciano il Municipio settecentesco, l’ ex sede del comando del Presidio militare napoleonico che ha inglobato il medievale Palatium Vetus (ovvero il primo edificio comunale della città, di cui rimangono il più antico stemma cittadino, resti di porticati, la sala del Pretorio, parti di una torre): oggi è la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e vi sono collocate preziose raccolte di pittura e scultura di artisti del territorio, nonché una collezione dedicata alla battaglia di Marengo combattuta nel 1800 a pochi chilometri dalla città. Gli altri due lati della piazza sono delimitati dal barocco Palazzo della Prefettura e della Provincia e dal Palazzo delle Poste, interessante esempio di architettura del Ventennio (1939-1941) decorato sulla facciata da un prezioso e interessantissimo mosaico con simboli ed episodi della comunicazione postale, realizzato dal grande artista futurista Gino Severini.

Fra Corso Roma e la Galleria Guerci - Corso Roma è la via dello shopping per eccellenza e punto di ritrovo per alessandrini e turisti: vi si affacciano bei negozi, boutiques, eleganti caffè con dehors. Cela un piccolo tesoro, la chiesa di San Giovannino che, nel suo stile tra il rinascimentale e il barocco, racchiude in nicchie statue di straordinario realismo (sull’esempio dei  Sacri Monti) raffiguranti episodi biblici. Qui c’è anche un pezzo importante della storia più recente della città, ovvero il negozio storico dei cappelli Borsalino, storica azienda che fu fondata nel 1857 e rese famosi in tutti il mondo i suoi iconici cappelli. Da via Milano si accede nella zona del vecchio Ghetto contrassegnato dalla bella facciata della Sinagoga e poi nel quartiere più antico della città: Borgo Rovereto. Non può mancare un breve passaggio in via Bissati (una piccola strada molto caratteristica, con i suoi negozietti di piccoli artigiani e le sue insegne in ferro battuto), ma soprattutto una piccola passeggiata nell’elegante Galleria Guerci, il salotto liberty della città con negozi e caffè con i tavolini apparecchiati all’aperto, dove si respira un’aria romanticamente ottocentesca.

Il Ciclo di Artù – Nelle Sale d’Arte di via Macchiavelli è esposto uno dei più preziosi tesori artistici alessandrino, lo splendido ciclo di affreschi ispirati alle storie di Artù. Risalenti alla fine del Trecento, provengono dalla torre di Frugarolo : incentrati sulle vicende amorose e sulle peripezie di Lancillotto del Lago, sono uno degli esempi più antichi che si sia conservato fino a i nostri giorni di affreschi su questo tema. Nel medesimo complesso sono esposte anche alcune delle più importanti opere e oggetti d’arte appartenenti alle collezioni del Museo e della Pinacoteca civica, fra cui quadri dell’artista ottocentesco  Giovanni Migliara e del pittore novecentesco Alberto Caffassi.

L’imponente Cittadella – Una bella passeggiata conduce dal centro all’amplissima Cittadella militare, tipico esempio di architettura militare settecentesca, Monumento nazionale. Costruita oltre il Tanaro da Vittorio Amedeo II di Savoia sul sito dove  precedentemente c’era il quartiere di Bergoglio,  è una delle più imponenti  fortificazioni europee del XVIII secolo, fra le poche ancora esistenti e sicuramente una delle meglio conservate. Unica fortezza di pianura costruita dai Savoia nel Settecento, è la sola in Europa a essere ancor oggi inserita nel suo contesto ambientale originario: non ci sono infatti edifici attorno che chiudano la visuale dei bastioni. Complesso ed estesissimo sistema di edifici (in grandissima parte chiusi), gallerie, casematte, ha al centro un grande spianata con prato e alberi, dove oggi si può fare joggin e movimento en plein air. Sui suoi bastioni venne innalzato il 10 marzo 1821, per la prima volta nella storia d'Italia, il vessillo tricolore da parte del tenente colonnello Guglielmo Ansaldi.

Le pasticcerie storiche - Alessandria ha un dolce segreto tutto da scoprire: le sue stupende pasticcerie storiche, con gli antichi arredi e i dolci della tradizione, tutelate dal marchio De.Co (Denominazione Comunale di Origine). Fra le molte specialità, Baci di dama, amaretti, cannoli e un tripudio di piccola pasticceria, la leggendaria Polenta di Marengo (morbida e friabile torta con farina di mais e uvetta sultanina, avvolta da un sottile strato di glassa di pasta di mandorle e maraschino). Passeggiando per il centro storico, ci si imbatte via via  nelle Pasticcerie Bondeo, Gallina, Rolando, Antonella 1986, Zoccola e in molte altre ricolme di dolci delizie artigianali. Per saperne di più, e conoscere le più importanti e le loro straordinarie produzioni artigianali, vale la pena di affidarsi al tour guidato “Eccellenze alessandrine: le Pasticcerie storiche” che si sviluppa a piedi nel centro cittadino con tappe in vari locali per conoscerne la storia e gustare squisiti assaggi.

Tour tematici – Quello delle pasticcerie è uno dei piacevolissimi tour tematici promossi da Alexala con l’intento di far scoprire ai turisti l’anima più intima di Alessandria, le sue curiosità i suoi luoghi segreti. C’è ad esempio quello dedicato ai Maestri del Novecento, quello dedicato a Napoleone a cui si deve l’impronta urbanistica attuale, quello - decisamente inconsueto - dedicato ad Alessandria Massonica alla scoperta dei luoghi e dei simboli diffusi appartenenti alla tradizione massonica. Il percorso è l’occasione per conoscere gli aspetti più curiosi e interessanti della Massoneria, della sua storia e dell’impatto socio-politico di questa secolare fratellanza.

Marengo – Non si può lasciare Alessandria senza aver fatto una tappa a Marengo, a pochi chilometri dalla città, famosissima sui libri di storia, dato che il 14 giugno 1800 fu teatro della combattutissima battaglia fra Napoleone e gli Austriaci che portò all’annessione del Piemonte alla Francia. In memoria dell’evento, il farmacista Giovanni Antonio Delavo, grande estimatore di Napoleone, costruì a metà Ottocento una villa in stile neoclassico decorata con affreschi raffiguranti momenti e luoghi importanti della vita di Napoleone, che oggi ospita il Marengo Museum. Vi si accede dalla Piramide edificata nel 2009 prendendo spunto da un'idea di Napoleone che, alcuni anni dopo la battaglia, pensava di costruire una piramide, sullo stile di quelle egizie, a imperitura memoria della sua vittoria e dei caduti in battaglia. La costruzione non fu mai portata però a termine. La visita al museo, molto interessante anche per i bambini, è un avvincente percorso che si dipana fra video, mappe, opere grafiche, vetrine con armi e oggetti, manichini in uniforme d'epoca e filmati. Nel parco si trova il monumento funebre dedicato ai caduti della battaglia e al generale Desaix, al cui valore si deve la vittoria. Veramente interessante e coinvolgente è la  grandiosa Rievocazione storica che ripercorre le vicende della battaglia e che viene organizzata ogni anno in giugno.

I dintorni – Alessandria è un ottimo punto di partenza per visitare il Monferrato, con suoi caratteristici borghi, le vigne , le cantine; l’incantevole città ricca di storia e cultura di Casale Monferrato; il trecentesco Castello di Piovera; il complesso rinascimentale di Santa Croce a Bosco Marengo e molte altre interessanti località, come Tortona e Valenza.
   
Per maggiori informazioni: www.alexala.it - www.visitalessandria.it