La pigiatura dell’uva a piedi scalzi nei tini è una tradizione antica che ha sempre il potere di far divertire immensamente grandi e piccoli: ecco perché il Castello di Gropparello - Parco delle Fiabe non manca di riproporla tutte le domeniche di settembre, oltre alle tradizionali avventure nel bosco tra cavalieri, orchi e streghe.
L’esperienza offre uno scorcio su mondi che per i piccoli di oggi sono lontani, ma la possibilità di riviverli in prima persona è un modo unico per imprimerli nel ricordo, conservando la tradizione collinare delle produzioni vitivinicole e gastronomiche
Il fatto di divertirsi, infatti, apre la mente all’apprendimento aiutando le informazioni a restare impresse nella memoria. Così mentre i bambini pigiano l’uva, ascoltano il racconto delle tradizioni storiche della produzione del vino, con i suoi segreti e con tanti aneddoti. Ascoltano le storie delle divinità del mondo greco-romano, dei banchetti dal Medioevo al Rinascimento, la storia dei monaci che coltivavano le vigne e dei coppieri che servivano alla tavola del principe. Il vino viene insomma presentato come valore, nutrimento, medicina e bevanda rituale.
I cicli dell'agricoltura sono la base di tutte le nostre tradizioni, scandivano il tempo, si legavano alle liturgie, portavano feste e crapule abbondanti. In essi, la vendemmia era una festa importantissima, preludio al gelo dell’inverno, allietato solo dalle scorte di cibo nelle dispense e nei granai, dalla legna accumulata nelle legnaie, dalle botti e bottiglie ben disposte nelle cantine accanto a salumi e formaggi stagionati. C’ero poi le uve passite, appese in piccoli grappoli ad asciugare, per i dolci invernali e le salse golose da accostare alle carni. Nei barattoli verdure fermentate, mostarde di frutta arricchita da semi di senape, confetture dolci e speziate.
Tutte le domeniche di settembre, perciò, il biglietto del Parco delle fiabe include senza sovrapprezzo l’esperienza della pigiatura dell’uva. Gli adulti invece ricevono un calice di vino locale da degustare a pranzo o come aperitivo.
La prenotazione è obbligatoria e tutte le informazioni sono sul sito: www.castellodigropparello.net