Laura Pausini si è rifiutata di cantare "Bella ciao", brano simbolo della Resistenza italiana. E' successo durante la partecipazione a un programma televisivo spagnolo, dove è stata coinvolta in un gioco musicale in cui i concorrenti dovevano intonare una canzone che contenesse la parola "Corazon" (cuore, ndr). La cantante ha allora accennato "Cuore Matto" di Little Tony, ma nessuno dei presenti sembrava conoscere il brano tanto famoso in Italia. Il conduttore ha quindi intonato "Bella Ciao", pensando di coinvolgere la Pausini. Ma nulla da fare. "E' una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche", ha subito detto.
Il padrone di casa non ha posto nessuna domanda all'ospite e la trasmissione è andata avanti come se nulla fosse successo. Ma il rifiuto di intonare poche note di "Bella ciao", molto popolare nel Paese dopo il successo de "La casa di carta", non è passato inosservato sui social dove si è immediatamente scatenata una polemica.
Tra i vari tweet, alcuni sono stati scritti da esponenti politici, evidentemente indignati per quanto visto durante la puntata. La deputata socialista Adriana Lastra ha così commentato: "Rifiutarsi di cantare una canzone antifascista dice molto della signora Laura Pausini e niente di positivo". Le ha fatto eco il deputato socialista del Parlamento Europeo Iban Garcia: "Né con i democratici, né con i nazisti. Uguale".
La cantante romagnola non è però rimasta in silenzio di fronte alle molte critiche ricevute e ha voluto spiegare fino in fondo il perché del suo gesto in diretta televisiva. "Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra - ha scritto sui suoi canali social -. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventare ciò che non sono".
No canto canciones politicas ni de derecha y ni de izquierda.
— Laura Pausini (@LauraPausini) September 13, 2022
Lo que pienso de la vida lo canto desde hace 30 años.
Que el fascismo sea una verguenza absoluta me parece obvio para todos. No quiero que nadie me use para propaganda politica.
No se inventen lo que no soy.