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FestivalFilosofia 2022: sfere di giustizia 

Appuntamento a Modena, Carpi e Sassuolo da venerdì 16 a domenica 18 settembre

Ufficio stampa

Chi pensa che la filosofia sia noiosa o difficile deve fare un salto a Modena, Carpi, Sassuolo: in queste tre città, da venerdì 16 a domenica 18 settembre, questa forma di sapere si trasforma in Festival e si avvicina a tutti, con oltre 200 appuntamenti, tutti gratuiti: ci sono 53 lezioni magistrali, ma anche dibattiti, mostre, spettacoli e persino eventi per i bambini. Il tema su cui si focalizza la riflessione di questa 22esima edizione, è la Giustizia: il festival torna anche a piena capienza con accesso libero e senza prenotazione, nel segno della libertà di movimento e della partecipazione. 

Nell’edizione 2022 quasi la metà delle relatrici e relatori sono al debutto al Festival; tra questi: Joanna Bourke, Anne Lafont, Brunilda Pali, Vittorio Emanuele Parsi, Walter Scheidel, Wolfgang Streeck, Jörg Tremmel, Lea Ypi. È anche un’edizione finalmente nel segno della libertà di movimento e della partecipazione urbana, dopo due edizioni nello scrupoloso rispetto dei protocolli di sicurezza Covid. Il format del festival prevede come sempre lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, attività per ragazzi e cene filosofiche. 

 
Le piazze e i cortili delle tre città ospitano le 53 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero filosofico affrontano le diverse declinazioni del tema giustizia per mostrarne le trasformazioni nelle sue diverse sfere. In una società come la nostra, che attende una ricostruzione materiale e spirituale, la questione della giustizia riguarda temi di redistribuzione, ma anche criteri di accesso, tra merito, competenze e tutele; nello stesso tempo, nel campo ampio del rapporto tra i popoli, solleva urgenti e impegnativi interrogativi sul rapporto tra la pace e la guerra. Tema non solo filosofico e politico, ma anche teologico, il discorso della giustizia interseca il suo rapporto con la legge e la pena, e solleva nuove problematiche, come il tema del rapporto tra le generazioni. 

Ufficio stampa

L'edizione di quest’anno, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, presenta venticinque voci nuove. Tutte le autrici e gli autori stranieri, con una sola eccezione, sono al loro debutto al festival.  Ricordiamo, tra chi è al "debutto": Joanna Bourke, Anne Lafont, Brunilda Pali, Vittorio Emanuele Parsi (Lectio "Confindustria Emilia Area Centro"), Walter Scheidel, Wolfgang Streeck, Jörg Tremmel (Lectio "Gruppo Hera"), Lea Ypi (Lectio "BPER Banca").

Tra i protagonisti ricorrenti invece ricordiamo tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari (componente del Comitato scientifico del festival), Barbara Carnevali (componente del Comitato scientifico del festival), Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris (Lectio "Coop Alleanza 3.0"), Simona Forti, Umberto Galimberti, Michela Marzano (Lectio "Rotary Club Gruppo Ghirlandina"), Stefano Massini, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Chiara Saraceno, Carlo Sini, Stefano Zamagni (in collaborazione con la Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali). 

Il programma filosofico del festival propone anche la sezione "La lezione dei classici": studiosi e studiose autorevoli, tra cui Philippe Audegean, Giuseppe Cambiano, Arianna Fermani, Tommaso Gazzolo, Filippo Gonnelli e Sebastiano Maffettone, commentano i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della giustizia.  In via sperimentale, alle ore 18 di ciascun giorno viene trasmessa in diretta una lezione sui canali del festival.

 
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo arricchisce la manifestazione di contenuti, con performance, musica e spettacoli dal vivo, coinvolgendo e sintonizzando tematicamente una rete di quasi 150 partner culturali. Alcuni appuntamenti espositivi documentano situazioni di frontiera delle questioni di giustizia - dalle condizioni di diseguaglianza all'esperienza della reclusione – mentre alcune conversazioni e testimonianze eminenti fanno il punto su come attivare energie sociali per iniziare il contrasto delle ingiustizie. Dato che la ricerca di giustizia non è solo un esercizio teorico, ma anche una pratica, diverse iniziative performative e laboratoriali richiamano la dimensione attiva del prevenire le ingiustizie e del riparare i torti, conducendo il pubblico a esperienze di immersione, partecipazione e immedesimazione. Tra i partecipanti: Roberto Saviano con una testimonianza sul coraggio della verità per contrastare il male della criminalità; Gianrico Carofiglio con un reading sul tema della gentilezza e della riparazione; Luigi Ciotti e Gad Lerner in un dialogo sulla lotta alle mafie. E inoltre Filippo Neviani (Nek), a dialogo con Paola Saluzzi sulle virtù della solidarietà e dell'amore per il prossimo. 

I bambini e i ragazzi hanno a loro disposizione una serie di iniziative pensate per loro: In scena anche Giovanna Marini e Umberto Orsini con uno spettacolo tratto da una ballata di Oscar Wilde sul carcere di Reading, nonché Roberto Citran con uno spettacolo sulle diseguaglianze nel continente africano.
Oltre trenta le mostre proposte in occasione del festival da un'ampia rete di istituzioni artistiche pubbliche e gallerie private.


 Il festival è promosso dal "Consorzio per il festivalfilosofia", di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena. 
Tutte le informazioni sono sul sito: www.festivalfilosofia.it
 

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