Francesca Ginocchio ha operato da sempre nel settore del lusso: profumi, orologi e attualmente gioielli per il Gruppo Morellato, dove occupa una posizione apicale di grande responsabilità e prestigio.
Francesca, attualmente ricopri un ruolo apicale nel Gruppo Morellato: mi racconti com’è andata?
Ho abbracciato la passione. In verità, ho seguito i preziosi suggerimenti dei miei genitori, che mi hanno spronato nel cercare di trovare un’occupazione capace di appagarmi e per la quale avrei potuto lavorare e impegnarmi sempre con gioia.
Un percorso professionale iniziato subito dopo la laurea.
Devo dire che quando ero ragazza ho sognato di fare la psicologa, poi sono stata affascinata dall’idea di intraprendere la carriera diplomatica dopo aver fatto un’esperienza negli States. Ho scelto tuttavia di studiare Economia e Commercio perché un percorso di formazione di ampio respiro mi è sembrato perfetto tenuto conto che ancora non avevo le idee chiarissime su cosa avrei poi voluto fare. Appena laureata sono stata inserita in una multinazionale francese leader per fatturato a livello mondiale nel settore beauty, specializzata nei prodotti di cosmetica e bellezza, e qui mi sono occupata del lancio del profumo Emporio Armani: una prima esperienza davvero meravigliosa, tenuto conto che abbigliamento e cosmetici sono state le mie passioni fin da giovane.
In seguito, hai continuato nel settore luxury.
Sì, ho lavorato quattro anni per un’azienda francese, tra le più antiche produttrici di profumi nel mondo. Mi sono occupata dell’area cosmetica ed è stato molto divertente ed estremamente formativo per la mia esperienza di marketing, dato che in questo ambito è la profumeria a dettare le regole.
Non ti sei fermata qui…
Il settore del lusso, una volta che lo conosci, non lo lasci più. Nel 2000 sono entrata in un Gruppo svizzero che opera nel campo dell'orologeria e ci sono rimasta per vent’anni: è stato come trovarsi quasi in una seconda famiglia. Nel 2019 però ho deciso di dedicarmi a qualcosa che mi appassionava di più, da qui la decisione di cambiare.
Nuova azienda, ma anche altre attività.
Mi sono voluta dedicare del tempo e ho voluto assecondare la mia passione per il coaching dei giovani. Ho iniziato a insegnare all’università LIUC di Castellanza, dove sono docente presso il Centro di Cambiamento, Leadership e People Management, oltre che in RCS Academy. Ho inoltre cambiato la mia modalità di lavoro assecondando la mia passione per il branding e la comunicazione, per i quali ho nutrito da sempre un grande interesse, e sono entrata a far parte del Gruppo Morellato, un’azienda con una forte matrice imprenditoriale e totalmente italiana, autentico valore del brand.
Il Gruppo Morellato ha molti brand e un fatturato in crescita, mi pare.
Anche in tempi di crisi la gioielleria, insieme all’abbigliamento, rimane un regalo ed una gratificazione a cui non si rinuncia facilmente. Nell’anno fiscale appena chiuso, il Gruppo ha fatturato 310 milioni di euro tra mercato italiano ed estero, aumentando anche i negozi in proprietà. Per quanto riguarda il brand Morellato, la testimonial, Aurora Ramazzotti, incarna il pubblico al quale ci riferiamo: giovane ma trasversale, che ama i “gioielli da vivere”, proprio come recita il nostro claim. Il nostro è un prodotto di alta qualità, prezioso, da indossare in ogni occasione. Aurora sarà ancora protagonista della campagna Fall-Winter di Morellato scattata da Nima Benati, che con la sua personale creatività ha aggiunto un tocco glamour e sofisticato all'immagine del brand.
Donne e lavoro: la tua esperienza?
Essere donna è stato un vantaggio, perché le donne hanno una straordinaria capacità di ascolto e una grande sensibilità nell’esercitare la leadership. Certo, quando arrivano i figli tutto diventa più complicato ed è difficile trovare l’equilibrio giusto tra casa e ufficio, ma nel mio caso non è stato impossibile e sono riuscita a conciliare le due cose, anche se ovviamente dipende da come si decide di gestire il proprio tempo.
So che hai due figli adolescenti.
Ho avuto i gemelli tredici anni fa. Non è stato semplicissimo, ma per quanto riguarda la carriera non ci sono stati ostacoli, anzi sono cresciuta professionalmente dopo aver avuto i bambini. Vero è che non mi sono mai staccata mentalmente dal lavoro perché ho sempre continuato a essere presente e attiva. Attualmente, i ragazzi frequentano la scuola steineriana, che abbiamo scelto perché premia la creatività e lascia liberi di scegliere in base alle proprie inclinazioni. Per quanto mi riguarda, la vera sfida è riuscire a farli crescere facendo apprezzare loro, ad esempio, la lettura dei libri senza essere dipendenti dalla sola tecnologia.
Un suggerimento alle ragazze che intendono fare carriera?
Bisogna focalizzarsi il più possibile sulle proprie passioni e anche se non si ha subito ben chiaro cosa si voglia fare, non ci si deve preoccupare. Occorre darsi del tempo e sperimentare, essere aperti per capire subito cosa non piace e specializzarsi al contrario su ciò che piace, che potenzialmente potrebbe accompagnarci per tutta la vita. In estrema sintesi, direi che bisogna far parlare il cuore.
Una curiosità: il gioiello Morellato a cui non rinunci?
Amo la collezione “Tesori” e indosso sempre un bracciale tennis in argento con un cuore blu centrale: un classico a cui però non manca un twist moderno e contemporaneo.