Il verdetto degli Emmy 2022 consacra definitivamente "Succession" e "Ted Lasso", come miglior serie drammatica e commedia (entrambe al bis della statuetta nella loro categorie). Al Microsoft Theater di Los Angeles si è tenuta la 74ma edizione dei premi per la tv. Tra i vincitori, la satira "White Lotus" ha conquistato il premio per la miglior miniserie e la sudcoreana "Squid Game" ha comunque fatto storia (era arrivata con 14 candidature): il dramma distopico esploso l'anno scorso come maxisuccesso planetario ha portato a casa il premio per il miglior attore drammatico, Lee Jung-jae, (primo a recitare in una lingua che non fosse l'inglese), mentre Hwang Dong-hyuk ha vinto l'Emmy per la regia dell'episodio "Red Light, Green Light".
L'Emmy di "Succession" è stato il secondo in tre anni dopo la pausa del 2021. Jesse Armstrong, il creatore dello show su una famiglia disfunzionale di miliardari liberamente ispirata ai Murdoch, ha vinto anche per la miglior sceneggiatura dell'episodio "All the Bells Say" ambientato sul Lago di Como e in Toscana, mentre Matthew MacFadyen ha portato a casa la statuetta per il miglior attore non protagonista. L'Emmy per la miglior serie drammatica è la più prestigiosa della serata considerata l'equivalente degli Oscar per la televisione.
Tra le miniserie "White Lotus" di Mike White, ha conquistato anche i premi per la sceneggiatura e la regia di White e le interpretazioni di Jennifer Coolidge e Murray Bartlett. Secondo Emmy consecutivo per "Ted Lasso", miglior serie comica, premiata anche con Jason Sudeikis nelle parti dell'allenatore dal cuore d'oro e Brett Goldstein in quella dell'ex calciatore dalla parolaccia facile.
C'era molta attesa per "Abbott Elementary", la serie di Abc su un gruppo di maestri in una scuola pubblica di Filadelfia: Quinta Brunson, la creatrice, ha vinto per la sceneggiatura (la seconda afroamericana dopo Lena Waithe nel 2017 per "Master of None"), mentre Sheryl Lee Ralph ha ricevuto la statuetta di miglior attrice non protagonista cantando "Endangered Species" di Dianne Reeves e ricevendo applausi a scena aperta.
Premi anche a Jean Smart di "Hacks" come migliore attrice comica, a Zendaya ('Euphorya'), a 26 anni migliore attrice in una serie drammatica e a Michael Keaton, miglior attore nella miniserie "Dopesick" sulla crisi degli oppiacei. Il premio a Keaton è arrivato dopo il Leone d'Oro di Venezia al documentario "All the beauty and bloodshed" di Laura Poitras sulla battaglia della fotografa statunitense Nan Goldin contro la famiglia Sackler, protagonista, in negativo, anche nella miniserie.