Vecchio Amaro del Capo rinnova la sua partnership e torna a essere main sponsor del premio letterario "Giuseppe Berto" arrivato alla sua ventottesima edizione e dell’evento culturale "Estate a Casa Berto" che si svolgeranno dall’8 all’11 settembre nei luoghi cari allo scrittore che scelse la Calabria come patria d’adozione. Giuseppe Berto visse a Capo Vaticano nella casa a strapiombo sul mare dove scrisse due dei suoi più grandi capolavori e luogo in cui si svolgeranno alcuni degli appuntamenti della kermesse a lui dedicata.
“Abbiamo rinnovato la nostra partecipazione a questa importante iniziativa proprio nell’anno in cui il Premio Letterario Berto edizione calabrese e il Festival "Estate a Casa Berto" si uniscono in un’unica grande manifestazione. Gruppo Caffo 1915 vuole così sostenere la cultura e il territorio in un connubio che da sempre ci rappresenta – racconta Nuccio Caffo amministratore delegato di Gruppo Caffo 1915 – come Giuseppe Berto ha scelto di vivere e scrivere a Capo Vaticano, così noi ci siamo ispirati allo stesso luogo, ricco di fascino, per realizzare l’etichetta di Vecchio Amaro del Capo. Un’intuizione fortunata che ha contribuito al successo del nostro amaro e a diffondere in tutto il mondo l’immagine bella della Calabria e in particolare di questo paesaggio unico”.
Giuseppe Berto, nonostante le sue origini venete, si era pressoché innamorato di quest’angolo di Calabria della quale scriveva: "Appena la vidi seppi che quella terra, dalla quale si scorgevano magiche isole, era la mia seconda terra, e qui son venuto a vivere. Sto su un promontorio alto sul mare, è un panorama stupendo. E quando il giorno, dalla punta del mio promontorio, guardo gli scogli e le spiaggette cento metri sotto il mare limpidissimo che si fa subito blu profondo, so di trovarmi in uno dei luoghi più belli della terra".
“Queste parole potrebbero benissimo descrivere le immagini del nuovo spot di Vecchio Amaro del Capo che abbiamo dedicato alla Calabria e a Capo Vaticano”, prosegue Nuccio Caffo che non manca mai di sottolineare la forza attrattiva che la Calabria esercita su chi la visita come fu per Giuseppe Berto che in pratica negli anni Sessanta scoprì Capo Vaticano consacrandola a località turistica tra le più desiderate.
Questa nuova edizione settembrina di "Estate a Casa Berto" unisce per la prima volta, nel nome di Giuseppe Berto, l’assegnazione del XXVIII Premio Giuseppe Berto, fra i più prestigiosi in Italia per opere prime di narrativa e la VII edizione del festival diretto da Antonia Berto, figlia del noto scrittore, e Marco Mottolese, in un ensemble tra arte, musica, cinema e letteratura che dal 2015 illumina Capo Vaticano.
"Il nostro obiettivo è quello di scrivere nuove pagine di Calabria, nel nome e nel ricordo di mio padre, Giuseppe Berto, che ha saputo cogliere di questa terra le sue essenziali bellezze e potenzialità ma anche i suoi grandi limiti – ha dichiarato Antonia Berto, ideatrice e co-direttrice – e noi siamo qui per uscire dai ranghi, per superarli questi limiti. Vogliamo contribuire a una crescita culturale che possa essere realmente incisiva, non solo in termini di offerta, ma proprio di costruzione di nuove realtà culturali tali da esaltare questi luoghi, ricchi di beni immateriali, anche al di fuori del panorama esclusivamente turistico".
Arte, letteratura, cinema, paesaggio sono i protagonisti della quattro giorni in cui si incontreranno i protagonisti e i grandi nomi della scena culturale italiana. Tra gli importanti ospiti delle serate Danilo Rea, pianista di fama internazionale e una delle stelle più brillanti del panorama musicale e Carlo Cecchi, regista e attore di teatro e cinema, figura di rilievo nel panorama teatrale italiano.
"Non senza difficoltà, siamo riusciti a realizzare una programmazione per il 2022 – ha dichiarato l’ideatore e co-direttore del festival Marco Mottolese –. Quest’anno, come peraltro lo scorso, si terrà un’inconsueta edizione a settembre, con un’anteprima speciale che interesserà la città di Vibo Valentia, per dare continuità a un percorso comune intrapreso già lo scorso anno con la città capitale italiana del libro 2021: quello di andare in “trasferta” in luoghi nuovi non solo per estendere la nostra attività anche al di fuori di Capo Vaticano, ma con l’obiettivo di creare una comunità ancora più grande, una comunità volta alla promozione e alla valorizzazione del territorio attraverso la letteratura, l’arte, il cinema".