Cosa sono i piani "London Bridge" e "Unicorno", ecco come la Gran Bretagna si è preparata alla morte di Elisabetta
I primi ad essere informati dell'infausta notizia sono stati il premier e i principali ministri del governo, per mezzo di una parola d'ordine già concertata
I piani relativi alla gestione della morte di un monarca regnante, comprese le procedure informative, vengono approntati probabilmente il giorno dopo l'ascesa al trono: l'ultima versione di quello riguardante Elisabetta II è stato denominato "London Bridge". I primi ad essere informati dell'infausta notizia sono stati il premier e i principali ministri del governo, per mezzo di una parola d'ordine già concertata, che nel caso in questione è "Il London Bridge è crollato", in onore della quasi omonima celebre filastrocca per bambini.
Il protocollo - A partire da questo momento è partita l'operazione denominata appunto "London Bridge", una meticolosa procedura che termina solo con i funerali di Stato. Dopo i ministri spetta al Global Response Centre del Foreign Office informare i quattordici governi che riconoscono la regina come Capo di Stato, per poi fare altrettanto con gli altri 36 paesi del Commonwealth.
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I media - Per quel che riguarda il cotè informativo, non è la
Bbc ad avere l'esclusiva del primo annuncio ma la notizia è stata trasmessa all'agenzia
Press Association e quindi simultaneamente a tutti i media globali. Chi non possedesse televisioni, radio o smartphone ha potuto leggere un dispaccio che un servitore vestito rigorosamente a lutto attacca ai cancelli di
Buckingham Palace.
Le televisioni invece - che da anni effettuano regolarmente delle prove di trasmissione per affrontare l'evento - si disputano i principali esperti reali - alcuni sono già stati messi sotto contratto di esclusiva in attesa del momento opportuno, mentre giornali e agenzie si affrettano a pubblicare i coccodrilli rispettosamente preparati da altrettanti anni. Quanto alle radio commerciali, le regie accendono in studio delle luci speciali di emergenza per avvertire i dj ai quali spetterà il compito di trasmettere musica tranquilla in attesa di passare la linea al notiziario.
"Operazione Unicorno", se Elisabetta muore in Scozia - Poiché la regina Elisabetta || è morta non a Buckingham Palace ma in terra scozzese è già in vigore la cosiddetta "operazione Unicorno", i cui dettagli sono stati svelati nel 2019 da fonti del Parlamento di Edimburgo. Il protocollo prevede l'immediata sospensione dei lavori a Holyrood e la pianificazione della gestione delle migliaia di visitatori al castello di Balmoral e nella stessa Edimburgo, dove sono previsti dei punti di raccolta - il Parlamento scozzese, la cattedrale di St Giles, il palazzo di Holyroodhouse - vigilati dalla polizia. La camera ardente sarà a Holyroodhouse e la bara sarà successivamente portata nella cattedrale seguendo il percorso dell'antica via della Royal mile, nel cuore di Edimburgo. Infine la bara della sovrana verrà trasportata a Londra a bordo del Royal train.
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