Morì per sfuggire a uno stupro, uno dei condannati stava per essere premiato dal Coni | Dietrofront dopo le polemiche
Ad Alessandro Albertoni, riconosciuto colpevole di tentata violenza sessuale ai danni di Martina Rossi, doveva essere conferita la benemerenza per meriti sportivi, ritirata dopo lo stupore della famiglia della vittima
Martina Rossi morì nel 2011, all'età di 20 anni, dopo essere precipitata dal balcone di un albergo a Palma di Maiorca, in Spagna. La lunga battaglia giudiziaria durata 10 anni ha accertato che la studentessa genovese era caduta dal terrazzo per sfuggire a un tentativo di violenza sessuale. Alessandro Albertoni, uno dei due condannati in via definitiva per il tentato stupro, stava per essere premiato dal Coni: il suo nome figurava infatti nell'elenco delle benemerenze per meriti sportivi che verranno conferite sabato 10 settembre ad Arezzo. Dopo lo stupore della famiglia e le polemiche, il Coni ha fatto dietrofront e ha disposto la revoca dell'onorificenza.
Premio risalente al 2020 - Albertoni, aretino, è stato condannato insieme a Luca Vanneschi nell'ottobre 2021 a tre anni di reclusione per tentata violenza sessuale nei confronti della studentessa genovese. Come spiegato dalla sezione provinciale del Coni, il riconoscimento gli era stato attribuito nel 2020 - prima della sentenza definitiva della Cassazione -, ma la cerimonia di consegna era slittata al 10 settembre di quest'anno a causa della pandemia di Covid-19.
La revoca - Come riporta il
Corriere della Sera, il Coni - appresa la notizia - gli ha revocato il premio, che è frutto di un automatismo per tutti i vincitori dei campionati italiani. Albertoni aveva infatti conquistato il titolo nel motocross.
Morte di Martina Rossi, la vicenda
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