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Influenza, a Bologna registrati i primi tre casi: non era mai successo così presto

Si tratta di tre casi scollegati e in Emilia-Romagna ricompare anche l'Usutu virus, un'infezione aviaria trasmessa dalle zanzare, assente nella regione da dieci anni

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Mai così presto. Non è ancora finita l'estate e l'influenza fa già capolino in Italia, diverse settimane prima rispetto agli anni passati. I primi tre casi sono stati identificati in Emilia Romagna, al policlinico Sant'Orsola di Bologna: si tratta di due ragazzi e un bambino di tre anni. Ma non è l'unica anomalia registrata nella Regione: dopo dieci anni di assenza è stato diagnosticato in un ottantenne di Reggio Emilia il primo caso di Usutu virus, un'infezione aviaria di origine africana, molto rara nell'uomo.

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I primi tre casi - "Non era mai successo di identificare casi di influenza in questo periodo". Non nasconde l'eccezionalità dell'evento, né tanto meno il suo stupore Tiziana Lazzarotto, direttrice del reparto Microbiologia del Policlinico: "I contagiati - ha spiegato la dottoressa a Il Resto del Carlino - sono un bambino di tre anni e due ragazzi, uno di 18 e l'altro di 28 anni: non si tratta di casi collegati. Sono arrivati in ospedale con problemi di natura respiratoria e uno dei due adulti ha sviluppato anche una polmonite". 

Tempistiche anomale - Dopo essere risultati negativi alla ricerca del Covid, riferisce Lazzarotto, i tre sono stati sottoposti a maggiori accertamenti e analisi: "Abbiamo prima identificato il virus di tipo A e poi abbiamo tipizzato il ceppo H3N2, lo stesso che circolava anche durante la stagione 2021-2022". Si tratta di una scoperta anomala per le tempistiche, in netto anticipo rispetto a quelli che sono considerati i tempi normali della stagionalità dell'influenza, sia rispetto all'anno scorso, anomalo per il Covid-19, sia in confronto con gli anni passati: la scorsa stagione infatti "l'influenza - spiega la direttrice - era circolata principalmente tra febbraio e aprile, con ritardo rispetto al classico periodo che va generalmente da ottobre-novembre, con picco tra gennaio e febbraio, e poi il calo tra marzo e aprile". 

Dopo 10 anni torna l'Usutu virus - Nella stessa Regione è ricomparso, dopo un decennio di assenza, l'Usutu virus. "Lo abbiamo identificato nel nostro laboratorio del Creem, il Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche, in un ottantenne di Reggio Emilia", aggiunge Lazzarotto. Questa forma di infezione, proveniente dall'Africa, viene trasmessa agli uomini attraverso le punture di zanzara nel caso in cui questi abbiano precedentemente punto gli uccelli malati. Come per il virus West Nile, l'agente causale delle infezioni da Usutu è un Flavivirus patogeno per gli uccelli, ma a differenza del primo, al secondo è associata una maggiore mortalità negli uccelli infetti, quasi nulla nel caso del West Nile.

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