ANCORA POLEMICHE

Alunno insultato in chat a Pavia, trasferita anche la docente "assolta": le proteste dei genitori

Le famiglie dei bambini a cui la maestra insegnava: "Lei dipinta per mesi come un mostro, ora viene punita e con lei i nostri figli"

© Ansa

A pochi giorni dalla riapertura delle scuole si torna a parlare della vicenda che ha interessato alcune maestre della scuola Carducci di Pavia, finite nei guai per aver insultato e preso in giro un loro alunno in chat. Dopo quattro mesi dai messaggi incriminati ancora non si spengono le polemiche: ora a destare l'indignazione dei genitori è la notizia del trasferimento di tutte le insegnanti coinvolte, compresa la maestra "assolta" dall'ufficio scolastico provinciale. Secondo quest'ultimo, il ruolo della docente nello scambio di messaggi si sarebbe limitato a leggerli, senza partecipare quindi attivamente a offendere il piccolo. 

Le offese - "Bambino di m.", "sporco" e altri insulti simili. Così le maestre apostrofavano il bambino, che in un'occasione è stato anche fotografato da una delle docenti mentre era fuori dalla classe in punizione - con tanto di foto girata sul gruppo -, fino a quando un'altra insegnante, madre del piccolo, ha scoperto tutto da una chat lasciata aperta su un pc di scuola, facendo esplodere il caso. Poi, mesi e mesi di polemica, fino alla conclusione, ufficializzata solo ora: una di loro, la docente di religione, si è messa in aspettativa, mentre sono state trasferite in altre scuole dell'istituto comprensivo Cavour tutte le altre docenti coinvolte a vario titolo, anche la madre del bimbo e la terza insegnante che, stando alle conclusioni dell'ufficio scolastico, non avrebbe nessuna responsabilità, se non quella di aver letto i messaggi. 

L'opposizione dei genitori - È quest'ultimo punto che proprio non è andato giù ai genitori, che si erano spesi per far sì che i figli non perdessero la maestra, in base a quanto da loro sostenuto, molto amata: "Dopo quattro mesi in cui è stata additata come un mostro davanti a tutta Italia - hanno detto 30 genitori, come riporta Il Giorno - ora viene punita e con lei anche i nostri figli, ai quali non verrà garantita la continuità didattica. Hanno iniziato un percorso con una docente, poi è arrivato il Covid e l'anno scorso questa vicenda".

La lettera al ministro dell'Istruzione - Non vogliono arrendersi - riporta ancora il quotidiano - per questo hanno chiesto un incontro con la dirigente scolastica Liviana Speciale. Nell'attesa, una lettera sarà inoltrata al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e all'assessore all'Istruzione Fabrizio Sala per ottener che vengano inviati degli ispettori a chiarire la situazione. La stessa docente, che ha raccontato di aver trascorso mesi molto difficili da un punto di vista psicologico, aveva chiesto l'archiviazione del caso sperando di essere riabilitata dal pm.

La madre del piccolo - Ma non è la sola a essere soddisfatta dall'esito della vicenda: "Sono sconcertata che il trasferimento colpisca anche me. Evidentemente la questione è stata ritenuta un affare di antipatie e screzi tra colleghe, non un comportamento lesivo per mio figlio da parte delle due docenti", ha commentato la mamma del bambino, che è stata assegnata alla scuola di Torre d'Isola.

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