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Energia, appello di Anci e Upi: servono risorse o taglieremo i servizi

La richiesta di Comuni e Province contro il caro-bollette è di "uno stanziamento straordinario di almeno ulteriori 350 milioni di euro"

Anci e Upi tornano a premere per un intervento urgente che fermi il rincaro dei prezzi dell'energia. "Famiglie e imprese stanno già soffrendo le conseguenze del continuo aumento dei costi", hanno affermato in una dichiarazione congiunta il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, e il presidente dell'Upi, Michele De Pascale. Per i due, "è indispensabile" che fra le misure previste ne "sia compresa una di sostegno per i Comuni e le Province, in assenza della quale i bilanci degli enti locali sono destinati a saltare. È necessario uno stanziamento straordinario di almeno ulteriori 350 milioni di euro, altrimenti i sindaci saranno costretti a tagli dolorosi dei servizi pubblici a tutto danno dei cittadini".

Comuni e Province lanciano l'appello "in vista di un autunno che già si prospetta molto difficile e preoccupante" e a poche ore dalla pubblicazione dei dati Istat su inflazione e prezzi degli energetici ad agosto che vanno a pesare sulle tasche dei cittadini.

La stima preliminare, infatti, ha fotografato un'altra fiammata dei prezzi al consumo, dovuta ancora agli energetici ed in particolare ai rialzi di gas e luce a mercato libero, dove per l'energia elettrica addirittura si va ben oltre un aumento a tre cifre. Ma a salire sono anche cibo e bevande. E così l'inflazione vola all'8,4%, mai così alta da 36 anni.

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