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Google Play non distribuirà l'app "Truth Social" di Donald Trump

Secondo l'azienda di Mountain View, la piattaforma creata dal tycoon in alternativa a Facebook e Twitter viola le norme sulla moderazione dei contenuti, in particolare sull'incitamento alla violenza

Afp

Google non distribuirà su Play Store l'app Truth Social dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo l'azienda di Mountain View, il social network creato dal tycoon in alternativa a Facebook e Twitter violerebbe le norme sulla moderazione dei contenuti, in particolare sulle minacce e l'incitamento alla violenza. Si tratta di una decisione che rende difficile scaricare Truth Social per chi possiede uno smartphone con sistema operativo Android.

Il nuovo social - Trump aveva annunciato il lancio della nuova piattaforma a ottobre 2021. "Ho creato Truth Social per combattere la tirannia di Big Tech", aveva allor affermato in un comunicato. Il social network, che è stato invece inserito nell'App Store di Apple, era stato creato da Trump Media & Technology Group come alternativa a Facebook e Twitter, da cui era stato rimosso dopo l'attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021.

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Il ban da Twitter - Da gennaio 2021 Trump era stato sospeso "in maniera permanente" da Twitter, come annunciato dalla stessa azienda poche ore dopo l'assalto al Campidoglio. "Dopo una attenta revisione dei tweet recenti e il loro contesto, abbiamo sospeso in maniera permanente l'account per il rischio di ulteriori incitamenti alla violenza", aveva fatto sapere il social network con sede a San Francisco, in California.

"Vogliono zittirmi ma non ci riusciranno", aveva quindi commentato a caldo l'allora presidente americano. "Stiamo trattando con altri siti e a breve avremo un grande annuncio. Stiamo valutando la possibilità di costruire una nostra piattaforma", aveva aggiunto.


Lo stop su Facebook e Instagram - Anche Facebook aveva deciso di "bannare" a tempo indeterminato Trump. "I rischi di consentire al presidente di continuare a utilizzare il nostro servizio durante questo periodo sono semplicemente troppo grandi", aveva detto Mark Zuckerberg dopo l'assalto al Campidoglio. "Stiamo estendendo il blocco che abbiamo posto sui suoi account Facebook e Instagram a tempo indeterminato e fino al completamento della transizione pacifica del potere", aveva specificato.

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