ATTO UFFICIALE

Gibilterra diventa formalmente una città della Gran Bretagna

L'atto è stato formalizzato a margine del Giubileo di Platino dei 70 anni del regno di Elisabetta, con un ritardo di 180 anni. Esulta il governo di Boris Johnson

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Gibilterra è ufficialmente inserita nella lista delle città della Gran Bretagna. L'atto è stato formalizzato a margine del Giubileo di Platino dei 70 anni sul trono della 96enne regina Elisabetta II col placet entusiasta del governo tory del premier uscente Boris Johnson. La città è in un territorio della corona britannica vanamente rivendicato da secoli dalla Spagna al limitare della Penisola iberica, l'atto odierno sana un ritardo di ben 180 anni.

Status urbano concesso fin dal 1842 - Lo status urbano era infatti stato concesso fin dal 1842 su iniziativa di un'altra sovrana, la regina Vittoria. Ma per un banale disguido tale status non era poi mai stato trascritto nell'elenco ufficiale delle città britanniche.

Johnson: "Legame inscindibile" - Una "dimenticanza" che viene ora cancellata, come sottolinea Johnson nel suo messaggio di benvenuto. Il premier uscente dice di essere felice di poter sottolineare, sulla scia di questo atto, il "legame inscindibile" tra Gibilterra e il Regno Unito, anche dopo la Brexit e le fibrillazioni della separazione dall'Ue segnate almeno sulla carta da una qualche cesura nei confini fisici del territorio, stretto tra mare e terra spagnola. 

Il ringraziamento del capo del governo della Rocca - Fabian Picardo, capo del governo della Rocca, ha da parte sua rivolto un "ringraziamento sentito" a Johnson attraverso la Bbc, notando come la trascrizione abbia un importante valore "simbolico" per quanto sia destinata a "cambiare assai poco sul piano pratico". Tenuto conto che il riconoscimento era già applicato di fatto da Londra dal 1842 e che la denominazione di Gibilterra come "Città" era stata poi recepita nel testo della Costituzione locale in vigore da dopo la Seconda Guerra mondiale.