L'ufficio elettorale della Cassazione ha confermato la ricusazione delle liste per le elezioni del 25 settembre da Referendum e Democrazia di Marco Cappato e da Forza Nuova in Lombardia. La ricusazione era già stata decisa nei giorni scorsi dai giudici della Corte d'Appello di Milano. Per quanto riguarda il caso di Referendum e Democrazia, la Cassazione ha fatto presente che il deposito delle firme digitali e non cartacee non è previsto dalle normative.
Erano state respinte, per motivi vari in gran parte legati alla raccolta firme, anche le liste dei Gilet Arancioni, del Movimento Animalista, del Partito Comunista Italiano, di Destre Unite e di Alternativa per l'Italia-No Green pass.
Ai vertici della Corte d'Appello milanese, presieduta da Giuseppe Ondei, sono arrivate per ora le decisioni di conferma alle bocciature di 6 liste, tra cui appunto quelle di Cappato e Forza Nuova, e mancano al momento solo due provvedimenti, in arrivo dalla Cassazione in queste ore, su altre due liste 'minori' che avevano fatto ricorso. Entro martedì verrà effettuata, sempre in Corte d'Appello a Milano, l'estrazione per le posizioni dei simboli nelle schede elettorali per i collegi lombardi.
L'Ufficio elettorale per la Camera della Corte d'Appello milanese tecnicamente aveva dichiarato l'invalidità della lista Referendum e Democrazia, perché, a prescindere dalla questione delle firme digitali, queste ultime, secondo i giudici, erano state depositate oltre il termine. Nei provvedimenti di conferma, come chiarito dai vertici della Corte d'Appello di Milano, la Cassazione ha fatto presente che il deposito delle firme digitali e non cartacee non è previsto dalle normative.
Forza Nuova, invece, aveva sostenuto di non aver bisogno di raccogliere le firme perché, spiegava il movimento di estrema destra, era collegato a un componente del Parlamento europeo. Non si trattava, però, di un parlamentare di un seggio italiano, ma di un eurodeputato greco di Alba Dorata.
Cappato: "Bloccano firme e parlano di astensione" - "Preoccuparsi per l'astensionismo. Dopo avere boicottato i referendum cannabis e eutanasia, ignorato per anni le leggi di iniziativa popolare, affossato la piattaforma pubblica di partecipazione, impedito la presentazione di liste con firma digitale. Ci vuole un bel coraggio".Lo scrive il leader di Referendum e Democrazia, Marco Cappato.