"DOLORI PER L'ECONOMIA"

Fed, Powell: "Per la stabilità dei prezzi serve tempo e un'azione forte" | Il discorso spaventa le borse europee

Per il presidente della Federal Reserve, gli sforzi per ridurre l'inflazione si tradurranno probabilmente in qualche "dolore per l'economia". E i mercati del Vecchio continente chiudono in negativo

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"Riportare la stabilità dei prezzi richiede tempo e un'azione forte da parte della Fed". Lo afferma il presidente Jerome Powell a Jackson Hole, il meeting annuale dei banchieri centrali statunitensi, aggiungendo: "Gli sforzi per ridurre l'inflazione si tradurranno probabilmente in qualche dolore per l'economia, ma non riportare la stabilità dei prezzi sarebbe ancora più doloroso". L'economia americana, sostiene ancora Powell, "sta chiaramente rallentando rispetto ai tassi di crescita elevati del 2021", ma il "mercato del lavoro è particolarmente forte". 

"Gli sfortunati costi per ridurre l'inflazione" - Powell ha osservato che i provvedimenti presi dall'istituto di riferimento provocheranno un "periodo sostenuto di crescita al di sotto del trend". "Questi sono gli sfortunati costi della riduzione dell'inflazione", ha proseguito il numero uno della Fed, per il quale "un fallimento nel ripristinare la stabilità dei prezzi provocherebbe disagi molto più grandi".

"Pronti a rischiare la recessione" - La banca centrale americana è determinata a domare l'inflazione, anche a rischio di una recessione. Secondo diversi analisti, è probabile che la strategia si traduca in un ulteriore aumento dei tassi d'interesse, in questo caso il terzo consecutivo, fra lo 0,5 e lo 0,75%. "Sebbene la prova di un'inflazione più bassa a luglio sia benvenuta, il miglioramento di un solo mese è molto inferiore a ciò che il Comitato (monetario della Fed) dovrà vedere prima di essere fiduciosi che l'inflazione stia scendendo".

Male le borse europee - E i mercati azionari del Vecchio continente hanno chiuso tutti i forte calo dopo il discorso di Powell: anche sul nuovo record del prezzo del gas, la Borsa di Francoforte ha segnato un ribasso finale del 2,2%, Amsterdam dell'1,8%, Parigi dell'1,6% e Madrid dell'1,5%. Ha provato a tenere Londra, che ha concluso in calo dello 0,7%.

Ftse Mib e spread - Chiusura in forte ribasso anche per la Borsa di Milano con l'indice Ftse Mib che ha perso il 2,49% a 21.895,25 punti. Lo spread tra Btp e Bund ha terminato le contrattazioni a 228 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.

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