Il nuovo record del prezzo del gas, che vola oltre 320 euro per megawattora alla Borsa di Amsterdam, e l'emergenza caro bollette restano al centro della campagna elettorale. Ma stavolta per interromperla. O almeno così nella proposta che Carlo Calenda fa a tutti i rivali in campo per il voto del 25 settembre. Enrico Letta è invece convinto che la strada da percorrere sia quella di un intervento immediato, da approvare prima delle elezioni: serve subito un decreto legge per raddoppiare il credito d'imposta, intervenendo al contempo sui prezzi "disaccoppiando i costi dell'energia fossile da quelli delle rinnovabili". Berlusconi: , governo sta predisponendo un decreto.
Per il leader del Pd non vi sono dubbi che in Parlamento vi sia il consenso sufficiente a procedere. L'alternativa, sostiene l'esponente leghista e ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, sarebbe incassare il via libera dall'Europa allo scostamento di bilancio. Agire in deficit è anche la ricetta proposta da Calenda, che dopo aver proposto la sospensione della campagna elettorale precisa che lo stop alla propaganda potrebbe essere di "un giorno", il tempo di "sedersi intorno a un tavolo e supportare Mario Draghi per un piano assolutamente straordinario". Anche "domani", spinge. Tentativo in extremis di fermare "lo tsunami nazionale" in corso - sua la metafora scelta - ed evitare la recessione dell'Italia e il tracollo del manifatturiero. Altrimenti "chiunque governerà dopo il 25 avrà un Paese devastato".
Conte: "L'agenda Draghi è stata un'agenda di rinvii" - Parlando sempre dell'operato del premier dimissionario, Giuseppe Conte ha sottolineato come "l'agenda Draghi è stata un'agenda di rinvio di decisioni che purtroppo dovranno essere prese dal prossimo governo".
Il nodo di un tetto al prezzo del gas - Nel concreto, il capo del Terzo polo suggerisce: "Gas a un prezzo calmierato, disaccoppiare le rinnovabili dal gas e una manovra di 10 miliardi per le imprese gasivore e 30 per le famiglie". La priorità resta il tetto al prezzo del gas, ribadisce Calenda chiamando in causa "tutte le forze politiche". Ironica è la reazione di Conte: "Carlo, vedo che la campagna elettorale ti ha svegliato". Quindi va al contrattacco: "Noi l'allarme per interventi massicci per famiglie e imprese, scostamento e tetto al prezzo del gas lo abbiamo lanciato 6 mesi fa portando proposte a Draghi. Le risposte non sono arrivate", rintuzza il presidente del M5s. Per i Verdi, l'idea di una a "moratoria" equivale a uno spot. "Da Calenda arriva una proposta elettorale che non abbasserà il prezzo del gas", sentenzia Angelo Bonelli di Europa verde e alleato dell'ex ministro solo per poche ore.