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Covid, Hiv e vaiolo delle scimmie: in Italia il primo caso di coinfezione

Si tratta del primo caso riportato in letteratura. Il paziente, originario della Sicilia, è un uomo rientrato da un viaggio in Spagna

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È risultato contemporaneamente positivo a vaiolo delle scimmie, Covid e Hiv. Protagonista un uomo di 36 anni, originario della Sicilia e rientrato da un viaggio in Spagna. Il 36enne ha sviluppato più sintomi: febbre, mal di gola e mal di testa, fatica e un'infiammazione della zona inguinale. A descrivere il caso, il primo riportato in letteratura, sono stati i ricercatori dell'Università e del Policlinico Rodolico - San Marco di Catania, insieme ai colleghi del policlinico Giaccone di Palermo, in un articolo sul "Journal of Infection".

Il contagio è avvenuto a luglio. L'uomo, ricoverato all'ospedale di Catania, è stato poi dimesso dopo essere risultato negativo al Covid e al vaiolo delle scimmie. Per lui soltanto una piccola cicatrice, frutto della seconda infezione.

"Dal momento che questo è l'unico caso segnalato di coinfezione da virus del vaiolo delle scimmie, Sars-CoV-2 e Hiv - spiegano i ricercatori - non ci sono ancora prove sufficienti a sostegno del fatto che questa combinazione possa aggravare le condizioni del paziente".

In Spagna l'uomo ha riferito ai medici di aver avuto rapporti sessuali non protetti con altri uomini. "Il nostro caso sottolinea che i rapporti potrebbero essere la modalità di trasmissione predominante" per il vaiolo delle scimmie, spiegano gli esperti.

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