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Addio a Gino Cogliandro, comico dei Trettrè

L'attore è stato membro del trio napoletano che ha avuto grande successo tra gli anni Ottanta e Novanta. Aveva 72 anni

Tgcom24

E' morto a 72 anni Gino Cogliandro, attore e comico napoletano dei Trettré. Insieme a Mirko Setaro ed Edoardo Romano ha formato il trio comico che ha raggiunto l'apice della popolarità televisiva negli anni 80 e 90. Il successo è arrivato soprattutto grazie alla partecipazione a "Drive In", il varietà comico di Italia 1 firmato da Antonio Ricci, in onda dal 1983 al 1988.

I Trettrè iniziarono a muovere i propri passi nel 1975, col nome I Rottambuli e con una formazione che vedeva, al posto di Cogliandro, Peppe Vessicchio, che lasciò poi per la carriera musicale. Con l'entrata in pianta stabile di Gino Cogliandro il gruppo iniziò a emergere sulla scena cabarettistica nazionale partecipando a diversi programmi televisivi tra cui "Il barattolo", "Il ponte sulla Manica" e "Lo scatolone". Parallelamente all'entrata come presenza fissa in "Drive In", i tre hanno affiancato Paolo Villaggio nei programmi "Un fantastico tragico venerdì" e "Che piacere averti qui".

Poi sono arrivate la sit-com "I-taliani", e altre trasmissioni come "Cabaret per una notte", "Il TG delle vacanze", con la sigla "Beach on the Beach" che diventò un grandissimo successo commerciale, "Il gioco delle coppie beach", "Caro bebè" e "Retromarsh!!!",

Una volta terminata l’esperienza con i Trettré, Gino Cogliandro ha proseguito individualmente e ha fatto parte del cast di "Forum" dal 1997 al 2005, come inviato. Il comico napoletano ha partecipato anche come presenza fissa a "Buona Domenica" durante la stagione 2007/08.

Oltre a essersi cimentato come commediografo realizzando, tra gli altri, gli spettacoli "Otello ma non troppo", "A volte se ne Vanno" e "Cavoli all'ananas", Gino Cogliandro è stato protagonista anche al cinema apparendo in film come "Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì", "Italian Fast Food", "Fantozzi 2000 – La clonazione", "Made in China napoletano" e "Un figlio a tutti i costi".

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