"Se mi vedi, stai piangendo". È quanto si legge inciso su una pietra riemersa dalle acque del fiume Elba, in Repubblica Ceca. Un messaggio dal passato che l'acqua ha conservato per secoli fino a farla riapparire ora, complice il drastico abbassamento del livello del fiume dovuto alla siccità degli ultimi mesi. Non si tratta in realtà di un'eccezione, ma di un vero e proprio sistema di comunicazione: si chiamano "pietre della fame" e sono delle antiche incisioni lasciate nel corso dei secoli sul fondale dei fiumi in tutta Europa centrale per dare un avvertimento ai posteri sul rischio carestia dovuto alla siccità.
Cosa sono - Incise centinaia di anni fa - le più antiche risalgono al XVII secolo -, le "pietre della fame" sono una commemorazione del passato, ma anche un messaggio per le generazioni future. Incastonate nei fiumi, hanno la funzione di segnalare il livello dell'acqua e avvertire quando questo scende a tal punto da diventare preoccupante. Cattivi raccolti, mancanza di cibo o prezzi elevati: è a queste condizioni che si riferisce la frase"Se mi vedi, stai piangendo". Quella emersa in Repubblica Ceca porta la data leggibile del 1616, ma gli esperti hanno ipotizzato che ce ne potrebbero essere anche altre risalenti ai primi anni del XV secolo, ma le cui incisioni non sarebbero più visibili perché cancellate dall'ancoraggio delle navi.
La prima pietra riscoperta - La prima "pietra della fame" è stata rinvenuta da Greenpeace nel 2018, in Germania. Anche quell'anno la siccità era stata particolarmente intensa e il fiume Elba non raggiungeva livelli così bassi da almeno mezzo secolo.