Presentato al Sundance Film Festival e a Giffoni, arriva "Brian e Charles" delicato film di Jim Archer, nelle sale dal 31 agosto. Protagonisti un inventore solitario che vive in una remota zona del Galles e un robot che l'uomo costruisce: diventerà per lui un amico e un compagno di giochi. Una commedia dall’inconfondibile humor britannico che utilizza gli strumenti del mockumentary (finto documentario) per una tenera storia sulla solitudine e sul potere dell'amicizia che parte dall’omonimo cortometraggio del 2017 e prima ancora dallo spettacolo teatrale ideato dai due attori protagonisti (David Earl e Chris Hayward) che hanno poi firmato soggetto e sceneggiatura del film. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.
Dopo un inverno particolarmente rigido Brian (David Earl) entra in una profonda depressione; completamente isolato e senza nessuno con cui parlare, Brian fa quello che qualsiasi persona sana di mente farebbe di fronte a una situazione così malinconica. Costruisce un robot. Ecco Charles Petrescu. Oltre due metri d'altezza, la testa di un manichino in stile sessantenne brit attempato (capelli grigi, ricci e radi, papillon e occhiali compresi), una lucetta luminescente blu sempre accesa attraverso uno degli occhi, il corpo di una lavatrice coperta da camicia e completo, una garbata voce meccanica, tanta voglia d'imparare, un tocco di ribellione adolescenziale, un talento naturale per il ballo e una passione per i cavoli.
Con chiari riferimenti a Pinocchio e a Frankenstein, il robot del film diventa l'antidoto contro la solitudine del protagonista, quasi un figlio, che attraversa tutte le fasi: dall'apprendimento alla scoperta del mondo, dal desiderio d'indipendenza alla ribellione, fino al momento in cui il "papà" non lo lascerà andare per il mondo.
Il Brian del film è un uomo ottimista, spiritoso e gentile, inventore di cose poco utili, che vive una vita semplice, soffre i bulli e la solitudine. Il tentativo di assemblare con elementi raccolti nelle discariche, un bizzarro robot/amico, all'inizio sembra fallire, ma all'improvviso Charles prende vita. Il genitore/amico Brian tra un'avventura e l'altra con Charles trova anche il coraggio di aprirsi all'altrettanto timida e sensibile Hazel (Louise Brealey). Per la storia "mi sono anche ispirato al rapporto con il mio primo figlio che quando portavo in giro lo spettacolo era adolescente. Come capita sempre ai teenager, a 14, 15 anni, non mi voleva più molto intorno, e io ne soffrivo, lo consideravo ancora un bambino. Volevamo dare quella verità emotiva al film", ha raccontato David Earl, conosciuto soprattutto per il ruolo nella serie cult "Afterlife" con Ricky Gervais, e creatore delle avventure di Brian e Charles quasi 10 anni fa per le sue esibizioni nei club di stand up comedy.