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Gb: un giocatore su dieci potrebbe rinunciare ai videogiochi a causa del caro bollette

Un sondaggio ha svelato come molti videogiocatori britannici stiano pensando di abbandonare i videogame per risparmiare a causa dell'aumento dei costi energetici

IGN

Negli ultimi mesi, il mondo si è trovato a far fronte a diverse emergenze. Quella di certo più impellente è costituita dai costi di luce e gas sempre più in salita, che hanno costretto interi comparti economici e cittadini a tagliare o rivedere diverse attività. La crisi ha colpito anche il settore dei videogiochi, con numerose aziende che hanno subito enormi ritardi di produzione e migliaia di persone che hanno speso sempre meno soldi per acquistare nuovi titoli. Alcuni, però, potrebbero smettere del tutto.

Nel Regno Unito, un sondaggio nato per analizzare l'impatto del settore del gaming sull'ambiente ha infatti svelato che molti giocatori rinunceranno ai videogame per poter risparmiare sulla bolletta.

Il sondaggio ha chiesto a duemila giocatori britannici se e come le proprie abitudini di gioco fossero cambiate a causa dell'aumento delle tariffe energetiche. Il 9% degli intervistati ha dichiarato di essere in procinto di abbandonare del tutto il proprio hobby, mentre il 21% ha già iniziato a giocare per periodi più brevi per ridurre i costi, con il 15% che preferisce al contrario risparmiare in altri modi, ad esempio tagliando sull'acquisto di generi alimentari e sull'abbigliamento.

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Quasi la metà degli intervistati (46%) è riluttante a sacrificare la passione videoludica, visto che per molti costituisce ancora un'ottima terapia contro lo stress e un'occasione per trovarsi con gli amici. Il 53% ha dichiarato di essere più che disposto a limitare le proprie abitudini di gioco se ciò significa risparmiare sulle bollette energetiche, anche se il 64% ha ammesso di non essere consapevole dei costi finanziari relativi al mondo del gaming.

Il calo della spesa per i prodotti videoludici è stata inoltre imputata alla mancanza di uscite significative nell'ultimo anno, al di là dei grossi botti d'inizio anno lanciati nel primo trimestre del 2022, come Elden Ring e Horizon: Forbidden West. Il 2023 sarà un anno certamente importante per l'industria, con moltissime produzioni tripla-A che esordiranno sul mercato: tuttavia, non è da escludere che la crisi possa portare a vendite inferiori alle aspettative, visti anche i costi (sempre più importanti) di un singolo videogame e il loro impatto sul bilancio economico dei giocatori.

Il sondaggio ha fatto emergere uno scenario piuttosto cupo non soltanto per l'industria videoludica britannica, ma che si sta estendendo a macchia d'olio nel resto del mondo, sintomo di una crisi che purtroppo non accenna a diminuire e che lentamente sta andando a intaccare diversi aspetti della vita quotidiana.

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