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Di Maio a 'Controcorrente': "Meloni vuole rinegoziare Pnrr, brutta figura con l'Ue" | Berlusconi: "Elettori si riconoscano in un centro alternativo alla sinistra"

La Lega ha chiuso le liste per i collegi uninominali, Salvini non si presenterà. Letta punta al voto dei giovani ma la Meloni lo attacca: "Discrediti l'Italia" 

Tgcom24

Giornata calda sul fronte della campagna elettorale. La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha definito il Pnrr "uno strumento prezioso che va aggiornato". Le ha risposto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ospite di "Controcorrente", su Retequattro. "In Europa diranno che è la solita Italia che invece di rispettare le scadenze vuole rinegoziare - ha affermato il leader di Impegno civico -, e noi questo non ce lo possiamo permettere". Intanto Forza Italia incassa l'endorsement di numerose associazioni cattoliche il leader Silvio Berlusconi in un post su Facebook si dice sicuro che "molti italiani, molti di più di quelli che già votano Forza Italia, si riconoscano in un centro alternativo alla sinistra, il centro del Partito Popolare Europeo".

Nel corso della giornata non sono mancati anche duri scambi a distanza tra Giorgia Meloni e il segretario del Pd Enrico Letta. "La differenza tra la sinistra italiana e i patrioti italiani? Semplice, i patrioti difendono sempre l'Italia, la sinistra va in giro a screditare la nazione per difendere il proprio tornaconto". Ha dichiarato via Facebook la leader di Fratelli d'Italia accusando il segretario del Pd: "Enrico letta utilizza la sua intervista alla Cnn non per parlare bene della sua patria, o almeno del suo programma, ma per lanciare allarmi e menzogne su Fratelli d'Italia dicendo che in caso di vittoria del Centrodestra sarà la catastrofe in Italia e in Europa". 

Letta dal canto suo ha spiegato di puntare a sfondare tra l'elettorato giovane. I giovani sono "il segno del rinnovamento delle liste Pd. Il mio obiettivo è mettere la questione giovanile al centro e rendere il Pd il primo partito per i giovani", ha spiegato in una conferenza stampa, ovvero "riuscire a ritornare a essere primi tra i giovani. Un percorso che si fonda sui temi", non parlando "dei giovani in modo paternalistico", ma rendendoli "protagonisti di tutto il lavoro".

Matteo Salvini è invece tornato sulla flat tax, cavallo di battaglia della Lega. "Stiamo preparando una proposta concreta e definitiva di flat tax, di taglio delle tasse - ha spiegato il leader della Lega durante un punto stampa a Milano -. Oggi una tassa al 15% aiuta già 2 milioni di lavoratrici e lavoratori con partita Iva, il progetto della Lega è di estendere questa tassa al 15% ad altri lavoratori autonomi e nei prossimi mesi anche ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle famiglie. Il costo è sostanzialmente identico a quello del reddito di cittadinanza". 

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La Lega intanto ha chiuso la partita delle candidature nei collegi uninominali di Camera a Senato, in tutto 68 candidati, confermando gran parte dei suoi uscenti. Salvini non si presenterà candidosi solo nel proporzionale. Il leader della Lega intanto in giornata è stato attaccato da Di Maio sui rapporti con la Russia. "E' stato Putin a dirti che non ci saranno influenze russe sulle nostre elezioni? I tuoi contatti con la Russia sono evidenti - ha detto il ministro degli Esteri -. Penso a quando volevi farti pagare il viaggio a Mosca in rubli dall'ambasciata russa, oppure a quando i tuoi uomini avevano contatti con esponenti russi, come letto nei giorni scorsi in un'inchiesta de La Stampa, discutendo delle possibili dimissioni dei ministri leghisti". 

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