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Etiopia, i piloti si erano addormentati in volo mancando l'atterraggio: sospesi

La torre di controllo dello scalo di Addis Abeba aveva tentato più volte di contattare l'equipaggio, ma non aveva ricevuto risposta. I due sono stati svegliati dall'allarme, dopo aver superato la rotta programmata

FlightAware

I due piloti che il 15 agosto si erano addormentati durante il volo di linea della Ethiopian Airlines, diretto a Addis Abeba da Khartoum, sono stati sospesi in attesa dell'indagine aperta dalla compagnia aerea. "L'equipaggio interessato è stato rimosso dalle operazioni in attesa di ulteriori indagini - ha affermato il vettore -. Saranno intraprese adeguate azioni correttive in base all'esito dell'indagine". I due si erano stati svegliati dall'allarme scattato dopo che era stata superata la rotta programmata dal pilota automatico, atterrando con 25 minuti di ritardo.

"Stanchezza piloti rappresenta minaccia alla sicurezza aerea" - L'accaduto "profondamente preoccupante ha coinvolto la più grande compagnia aerea africana", aveva scritto su Twitter l'esperto di aviazione Alex Macheras. "La stanchezza dei piloti non è una novità e continua a rappresentare una delle minacce più significative alla sicurezza aerea a livello internazionale", aveva precisato.

Il caso del volo New York-Roma - Un caso simile è avvenuto nella notte del 30 aprile 2022, quando un volo di Ita Airways, partito da New York e diretto a Roma Fiumicino, non ha risposto ad alcune chiamate del centro radar di Marsiglia mentre sorvolava il cielo francese, allarmando le autorità transalpine. La Francia ha allertato così due suoi caccia militari che avrebbero dovuto affiancare l'aereo per scrutare nella cabina di pilotaggio. Dopo dieci minuti di apprensione, la situazione tornò poi alla normalità. In quel caso il comandante venne licenziato perché, come spiegato da Ita, "l'indagine ha portato all'individuazione di un comportamento non conforme alle procedure in vigore sia durante il volo che una volta atterrato".

Usa, volo storico: madre e figlia insieme alla cloche dello stesso aereo di linea

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Una passione per il volo che si trasmette di madre in figlia e che ha portato il primo ufficiale Keely Petitt e la mamma, il capitano Holly Petitt, a condividere la cabina e la cloche dello stesso aereo, il Denver-Saint Louis della Southwest Airlines. E' stata la stessa compagnia aerea a darne notizia nelle scorse ore, a una decina di giorni dall'avvenimento del 23 luglio definito "storico" dalla stessa Southwest, perché si tratta della prima coppia pilota madre-figlia in assoluto tra i loro dipendenti. "Keely è cresciuta facendo viaggi con sua madre, condividendo la passione per il volo e aspirando a entrare a far parte della Southwest Family - si legge nella nota ufficiale. - Congratulazioni, Keely, per aver guadagnato le tue ali e aver completato un volo storico con tua madre". "E' stato un sogno diventato realtà, - ha commentato capitan Holly. - Prima ho trovato questo lavoro e me ne sono innamorata, poi uno dei miei figli si è innamorato di questa carriera. E' surreale". Holly ha iniziato come assistente di volo subito dopo il college, ma ha presto capito che voleva diventare una pilota. Mentre prendeva lezioni di volo, è diventata mamma di tre bimbi. Una di questi è ora al suo fianco in cabina.

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