Tyson, il cane soccorritore dei vigili del fuoco sarà salvato dal crowdfunfing
Il labrador, specializzato nelle ricerche, in primavera ha avuto i primi problemi ai polmoni dopo una spedizione nel bosco. L'animale, nel 2021, rintracciò un disperso nelle Dolomiti. La raccolta fondi per aiutarlo ha superato i 5 mila euro richiesti
Quando indossava la pettorina nera e gialla dei "vigili del fuoco" di Vicenza era capace di portare a termine imprese quasi impossibili. Chi lo aveva visto all'opera, tra le macerie degli edifici crollati e nei sentieri più impervi, non ha dubbi sul suo talento: è un pompiere a tutti gli effetti. Si tratta di Tyson, il labrador specializzato nelle ricerche di persone scomparse. Ma il suo lavoro prezioso, che ha regalato un sorriso a tante famiglie in apprensione per la scomparsa dei loro cari, si è interrotto all'improvviso in primavera per un problema ai polmoni. Ora, il cane addestrato per salvare vite umane - secondo quanto riporta il Corriere - rischia di morire e non ci sono fondi per le cure necessarie. L'animale era in servizio dallo scorso anno al Comando provinciale dei vigili del fuoco di Vicenza: lì aveva partecipato a 19 operazioni.
Le cure - La polizza assicurativa stipulata dal Dipartimento dei vigili del fuoco non arriva a coprire tutte le spese previste per le cure mediche. Si tratta di migliaia di euro, che il pompiere affidatario dovrebbe anticipare di tasca propria. I cani pompieri, infatti, non appartengono al Corpo, a differenza delle altre Forze dello Stato, ma al dipendente che ha scelto di prenderlo in adozione. Vengono assunti con un contratto di comodato d'uso e le spese sanitarie sono coperte solo in parte.
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La raccolta fondi - Per salvarlo è stato quindi necessario aprire una raccolta fondi. Solo in questo modo sarà possibile sottoporlo a un intervento chirurgico e riportarlo alla vita di prima. L'iniziativa, promossa sulla piattaforma Gofundme, ha superato in poco tempo i 12mila euro.
La imprese di Tyson - Nell'ottobre del 2021 il "cane vigile del fuoco", quattro anni di vita, in spedizione sulle Dolomiti, era riuscito a rintracciare un uomo del quale non si avevano notizie da quattro giorni: era la sua prima missione e aveva impiegato appena sette ore per individuare l’escursionista, ancora vivo, e riconsegnarlo alla sua famiglia. Poi altri interventi sulle colline del Veronese e un altro ancora a marzo che aveva portato a un nuovo ritrovamento, nel Padovano. Poi a maggio l'ultima operazione in un bosco del Trevigiano e i problemi ai polmoni.
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