Matteo Salvini, intervistato al Tg4, lancia la sua ricetta contro il caro bollette: "Le imprese energetiche hanno fatto extraprofitti col gas alle stelle, quei miliardi vanno reinvestiti". Silvio Berlusconi torna a parlare di Mario Draghi ed espone la sua idea sul futuro del futuro ex premier. "Già da molti anni sono stato io volere Draghi alla guida di Bankitalia e poi della Bce, superando la resistenza di Angela Merkel. Sono stato ancora io il primo a indicarlo alla guida del governo di unità nazionale. Ovviamente non posso che essere favorevole al fatto che continui a svolgere un ruolo importante, per l'Italia, anche dopo le elezioni". Il M5s rende noto l'esito delle Parlamentarie e pubblica la lista dei candidati nei collegi plurinominali della Camera e del Senato. Intanto il Viminale intanto approva 75 (sui 101 consegnati) contrassegni elettorali alla tornata elettorale del 25 settembre, mentre prosegue la campagna elettorale.
Salvini: "Non contano i tweet russi, voteranno gli italiani" - "Non mi interessano gli insulti del Pd. Voteranno gli italiani e non russi, cinesi ed eschimesi. All'estero possono dire quello che vogliono, ma non mi interessa fare polemica col resto del mondo", ha affermato ancora il leader della Lega al Tg4 a proposito delle polemiche per le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo Medvedev.
"Abolire una volta per tutte legge Fornero" - Per Salvini, inoltre, uno dei punti fermi della campagna elettorale della Lega è "fermare una volta per tutte la legge Fornero". Sul tema delle pensioni, infatti, l'ex vicepremier ha detto che l'obiettivo è "Quota 41" per aiutare chi lavora da 41 anni e aiutare i giovani a mettere un piede nel mondo del lavoro non da precari".
Il centrodestra stringe sulle liste - Lavori in corso e a oltranza, almeno per altre 24 ore, sulle liste elettorali del centrodestra. Il risiko di collegi e candidati per le prossime elezioni è al rush finale e sale la fibrillazione. Le ultime mosse si giocano in via della Scrofa, negli uffici di Fratelli d'Italia che apre le porte al resto della coalizione, in una Roma semi deserta. Vertice tecnico è la parola più ripetuta dai partecipanti, quasi a sviare e ridurne la portata. In effetti qui si controllano documenti, si verificano accettazioni di candidature, di conseguenza si lima e si tratta: in tempi di "carestia" politica, ogni collegio strappato è ancora più prezioso. Specie se la spartizione va fatta per quattro, tanti quanti sono i partiti federati per il voto del 25 settembre.
Il M5s pubblica la lista di candidati e l'esito delle Parlamentarie - L'annuncio del Movimento è stato pubblicato sul blog delle Stelle. La nota precisa che Giuseppe Conte si riserva la valutazione, sentito il Garante, di compatibilità con i valori e le politiche del M5s, esprimendo parere vincolante e insindacabile, in qualunque fase dell'iter fino alla scadenza del termine per il deposito delle liste elettorali. Il presidente, inoltre, si riserva di individuare i nominativi mancanti per il completamento delle liste, ove necessario.
Calenda: "Il Pd tornerà col M5s, noi per Draghi premier" - Il programma c'è, il leader pure, per le liste bisognerà attendere venerdì. E quanto al premier il desiderio sarebbe quello di avere ancora Mario Draghi. Lo ribadisce ancora una volta Carlo Calenda, durante la presentazione del programma - suo e di Italia Viva - agli elettori. Nella Sala Nassirya del Senato, in mezzo alla squadra delle ministre che sostengono il Terzo Polo (Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Elena Bonetti), insieme a Maria Elena Boschi e Luigi Marattin, il leader di Azione non lascia spazio a fraintendimenti su quale sarà la stella polare dell'alleanza con Matteo Renzi: "Il nostro obiettivo è semplice: andare avanti con l'agenda Draghi, con il metodo Draghi e avere possibilmente Draghi come presidente del Consiglio".
I temi sono quelli enunciati in questi giorni - si va dal nucleare all'elezione diretta del premier, dal taglio del Reddito di Cittadinanza all'abolizione dell'appello per le sentenze di assoluzione - che hanno portato alla rottura con Partito democratico e soci. Una questione che porta ancora i suoi strascichi e sulla quale Calenda continua a battere, anche in prospettiva futura. "Il Pd tornerà 5 minuti dopo le elezioni dai 5 Stelle, basta leggere le dichiarazioni di Orlando, Bonini, Boccia", stuzzica il leader di Azione, che prova a creare qualche tentennamento nel campo degli ex alleati, quando dice: "Per persone come Cottarelli, Bonino e Bentivoglio e tanti altri voglio dire: le porte continuano a essere aperte".
Letta: "Se Meloni vince, rischi per la presenza dell'Italia nel mondo" - Nel dibattito sul futuro politico dell'Italia si inserisce anche Enrico Letta. Secondo il segretario del Pd, se Giorgia Meloni vincesse le elezioni, "le persone più felici a livello mondiale sarebbero Putin, Trump e in Europa Orban. Quindi c'è il grande rischio di un grande cambiamento della presenza dell'Italia a livello mondiale". L'ex premier sottolinea "anche un grande un grande rischio per il Paese in termini economici, sociali e il modo in cui il Paese sarebbe governato in termini di unità e coesione. Le prossime elezioni saranno cruciali e continuiamo a lottare per evitare questo risultato".
Conte: "Inopportuna e pericolosa l'intromissione di Medvedev" - Sulle dichiarazioni dui Medvedev è intervenuto anche il leader del M5s, Giuseppe Conte. Per l'ex premier, l'intromissione di Dmitri Medvedev sulle prossime tornate elettorali europee "è inopportuna e pericolosa. Gli italiani non devono prendere lezioni e consigli da nessuno, tanto meno da chi si è reso protagonista di guerra e condotte che violano i più elementari diritti umani".
Di Maio: "Impegno Civico andrà ben oltre il 3%" - Ostenta invede fiducia il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, secondo il quale il "suo" Impegno Civico "sarà la sorpresa di queste elezioni andando ben oltre il 3%".