La salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità è fondamentale per la lotta al cambiamento climatico e per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Tutto ciò è sempre più chiaro forse soprattutto nelle nuove generazioni. Il che va di pari passo con la tendenza di puntare a posti di lavoro all’aria aperta lontano da scrivania e computer. Ecco allora la nascita di corsi di formazione applicata in conservazione e gestione forestale come quello di tre giorni organizzato da Sofidel e WWF Italia tra il Museo della Biodiversità di Monticiano e la Riserva Naturale Alto Merse in provincia di Siena per trasformare la passione per l’ambiente, in particolare per le foreste, in un lavoro e scoprire che i mestieri legati ai boschi vanno ben al di là della guardia forestale. Si va infatti dall’addetto alla rotazione delle colture e alla piantumazione di nuovi alberi allo specializzato nella prevenzione e nello spegnimento di incendi boschivi, dal pedagogista forestale all’addetto all’educazione ambientale, all’esperto nel recupero degli alberi abbattuti da tempeste. Di questo e di molto altro si è parlato nel corso di formazione dedicato a 15 laureandi e neo laureati in discipline scientifiche. Un corso interdisciplinare, attuale, stimolante e formativo. Un approfondimento dei temi legati all’ecosistema foresta come la sua gestione e conservazione, la biodiversità e l’importanza di preservarla oltre al confronto con i docenti come il professor Gianni Pavan l’Università di Pisa sulla bioacustica come strumento per monitorare lo stato di salute dei boschi. Tutto per sottolineare le implicazioni economiche e sociali della tutela degli ecosistemi forestali e per formare i futuri professionisti che se ne occuperanno.
Lavori sostenibili
Quando l’ecosostenibilità diventa una professione
In Provincia di Siena sono stati organizzati dei corsi di formazione per trasformare la passione per l’ambiente in veri e propri mestieri
di Ronny Mengo
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