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Berlusconi: Draghi doveva restare, elezioni anticipate colpa di M5s e Pd

Il leader di Forza Italia è certo della "lealtà all'Europa e all'Occidente dei nostri alleati" e avverte: "Non parteciperei a una maggioranza di governo se non fossi sicuro del suo senso di responsabilità"

Ansa

"Il rischio di astensionismo è molto alto. Questa è una delle ragioni per le quali avremmo preferito che il governo Draghi potesse continuare fino alla fine naturale della legislatura, e si andasse a votare nella primavera del 2023. Non è stato possibile, per il comportamento irresponsabile dei Cinque Stelle e per le manovre ambigue del Partito Democratico". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, aggiungendo: "Non è rimasta altra soluzione che ridare la parola al popolo sovrano, cosa che in un paese libero costituisce l'essenza della democrazia e quindi non è mai un male".

"Al governo solo con alleati che mi garantiscano lealtà all'Occidente" - Il leader di Forza Italia, intervistato dal sito Politico.eu, ha poi chiarito: "Non parteciperei a una maggioranza di governo se non fossi assolutamente sicuro della correttezza democratica, del senso di responsabilità, della lealtà all'Europa e all'Occidente, di tutti i nostri alleati".

"Questo Centrodestra è europeo e atlantico" - E ha sottolineato che "il Centrodestra italiano è dato vincente in tutti i sondaggi, ma non ha nulla a che spartire con movimenti populisti di estrema destra che hanno successo in altri Paesi europei. Noi, ma anche i nostri alleati, siamo un Centrodestra europeo, occidentale, atlantico, che ha come unico riferimento la democrazia liberale". 

"Pd alleato con chi ha votato contro l'allargamento Nato" - Berlusconi ha poi attaccato il Pd, dicendo che sono i suoi esponenti, "non certo noi, che hanno appena stretto un'alleanza con l'estrema sinistra, con quelli che hanno votato contro l'allargamento della Nato a Svezia e Finlandia". 

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