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Usa, Trump chiede la restituzione immediata dei documenti sequestrati dall'Fbi

L'ex presidente pensa a un viaggio in Scozia per visitare uno dei suoi golf club a fine estate: sarebbe il primo all'estero da quando ha lasciato la Casa Bianca

Afp

Donald Trump ha chiesto "rispettosamente" sulla sua piattaforma social Truth la "restituzione immediata" di alcuni documenti sequestrati dall'Fbi nella sua perquisizione a Mar-a-Lago. Un post che non ha valore legale ma che serve a mantenere la pressione su Bureau. Tra le carte classificate ora nelle mani dei federali anche documenti riguardanti questioni di sicurezza nazionale, tra cui le armi nucleari.

Finora sono stati messi a disposizione del pubblico solo alcuni documenti relativi al mandato di perquisizione e ai materiali che gli agenti dell'Fbi hanno portato via l'8 agosto dalla tenuta di Trump a Palm Beach. La richiesta al tribunale è stata avanzata dal procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, e non ha ricevuto obiezioni da parte degli avvocati dell'ex presidente. Da quei documenti è emerso che gli agenti hanno portato via da Mar-a-Lago 20 scatole di materiali, contenenti tra l'altro undici cartelle di documenti classificati, di cui quattro contrassegnate come "top secret", tre come "documenti secretati" e tre come "informazioni confidenziali".

Intanto l'Fbi ha già restituito a Donald Trump i tre passaporti confiscati durante la perquisizione nella sua residenza di Mar-a-Lago, scrive Politico, precisando che due erano scaduti (non uno come aveva riferito il tycoon in un post su Truth). Il sito rivela anche che l'ex presidente accarezza l'idea di un viaggio in Scozia per visitare uno dei suoi golf club a fine estate: sarebbe il primo all'estero da quando ha lasciato la Casa Bianca.

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