Creare un videogioco non è mai stato un gioco da ragazzi: riuscire a stupire gli appassionati sta diventando sempre più complesso, sebbene molti dei titoli più amati abbiano raggiunto livelli di artistici e tecnici enormi. E come per i film, anche i videogame hanno bisogno di attori che possano vestire i panni e dar voce ai protagonisti, lavoro che risulta certamente non proprio leggero. A tal proposito, gli attori canadesi hanno affermato in un recente sondaggio di subire danni temporanei o addirittura permanenti alle loro corde vocali quando il lavoro di doppiaggio di videogiochi li costringe a eseguire urla di morte, lamenti di zombi o ruggiti di battaglia per tre o quattro ore in cabina di registrazione.
I doppiatori canadesi vorrebbero che gli sviluppatori e i direttori dei videogiochi garantissero agli attori locali maggiori tutele per la propria salute una volta chiamati a eseguire lavori di doppiaggio di personaggi complessi.
"È uno sforzo collaborativo per assicurarsi che l'attore non perda la voce", ha dichiarato Ellen Dubin, doppiatrice di videogiochi come Fallout 4, The Elder Scrolls V: Skyrim e World of Warcraft, ai microfoni di The Hollywood Reporter. "A volte la gola porta un carico pesante. E non si tratta necessariamente solo di urla, risate, ruggiti, possono essere anche sussurri, che sono emotivamente pesanti", ha aggiunto.
Lo scorso 4 agosto, il sindacato degli attori canadesi ACTRA (Alliance of Canadian Cinema, Television and Radio Artists) ha pubblicato un sondaggio condotto su 260 membri da cui è emerso che, secondo il 74,32% degli intervistati, le sessioni di doppiaggio dei videogiochi includono molto spesso o quasi sempre un lavoro rumoroso, aggressivo o vocalmente estremo.
Ivan Sherry, veterano dei doppiaggi di videogiochi del calibro di Assassin's Creed, ha dichiarato che i personaggi dei videogiochi vengono sempre accoltellati, colpiti da proiettili, cadono da precipizi o si trovano improvvisamente avvolti dalle fiamme. "L'importante per un attore è rendere queste cose il più possibile reali e veritiere. È questo che i giocatori si aspettano: interpretazioni oneste e realistiche", ha aggiunto Sherry a proposito dell'uso della voce come strumento per elevare la tensione nel gioco e il battito cardiaco dei giocatori. "Bisogna riuscire a replicare il suono più vicino a quello reale. È come se fossi fisicamente in quel posto. Non importa la preparazione, si tratta di un enorme stress vocale", confida l'attore.
L'indagine ACTRA conferma come il 42,74% degli intervistati abbia dichiarato che ci sono voluti due o più giorni perché la qualità vocale tornasse ai livelli normali dopo una sessione di doppiaggio vocalmente estrema, mentre il 27,68% ha pensato di rifiutare una sessione per paura di perdere totalmente la voce e quindi degli ingaggi futuri. ACTRA ha lanciato l'allarme sui problemi di sicurezza vocale dopo che un altro sindacato americano aveva indetto nel 2017 uno sciopero degli artisti contro undici grandi aziende di videogiochi, conclusosi con un nuovo accordo che prevedeva l'impegno del datore di lavoro a continuare a lavorare con il sindacato americano degli attori sulla questione dello stress vocale.
In seguito all'indagine di ACTRA, i membri del sindacato raccomandano, come misure per prevenire lo stress delle corde vocali, che gli attori facciano pause ogni ora durante le sessioni, che un vocal coach faccia sempre parte delle sessioni di registrazione e che il lavoro vocale estremo sia lasciato alla fine di un ingaggio per garantire che gli attori rimangano in salute all'inizio della sessione. Inoltre, i copioni dovrebbero sempre specificare se il lavoro vocale estremo faccia parte di una sessione di doppiaggio o meno, e che i direttori del doppiaggio debbano essere adeguatamente addestrati per consentire agli interpreti di tutelare la propria voce e prevenire lesioni alle corde vocali.